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Lo Stato più piccolo del mondo, con appena 600 abitanti in totale, ma che fa sentire la sua voce su tutto il Pianeta, ecco dove abita il Papa, in un rione di Roma, circondato da spesse mura ma soprattutto contornato da opere d’arte che tutto il mondo ogni anno corre a vedere, “invadendo” casa del Pontefice Massimo.
La casa der Papa non è stata sempre così piccola e nel corso dei secoli una volta ha cambiato anche sede, spostandosi in Francia ad Avignone. La sede vera però è stata sempre Roma, indifferentemente dai palazzi che i vari pontefici hanno abitato, che siano stati il Quirinale, Castel Sant’Angelo o altri edifici ancora. Sta di fatto che con le guerre di indipendenza italiane, che il papa non prese molto bene, lo Stato Pontificio che prima si estendeva dal Lazio fino alle Marche, si ridusse a quello che è oggi, meno di un chilometro quadrato, stretto tra il Tevere e il Gianicolo . Ufficialmente lo Stato di Città del Vaticano nasce nel 1929 in seguito ai Patti Lateranensi, ed oggi, questo piccolissimo enclave, convive pacificamente nel territorio italiano. Il monarca assoluto di questo territorio come si può immaginare è il papa, che oltre alla sfera spirituale, amministra anche il territorio e i beni della Chiesa.
Tra questi beni ci sono sicuramente le migliaia di opere d’arte conservate all’interno dei Musei Vaticani. Se siete arrivati a Roma e siete ancora a digiuno di visite e musei , bè, allora lasciatevi consigliare di iniziare la scorpacciata d’arte e cultura da qui, il resto che vedrete in giro per la città sarà la giusta scarpetta per accompagnare la fine del piatto! Un’altra raccomandazione che vi facciamo è sicuramente quella di prenotare la visita, onde evitare di ritrovarvi a fare la fila lungo le mura leonine che delimitano Città del Vaticano. Dal 1506, con la fondazione di Giulio II, questo museo è attivo e attrae non solo visitatori ma anche opere d’arte che nel tempo sono appartenute e sono state collezionate dai vari pontefici e che vanno dall’arte antica a quella contemporanea, passando per quella medievale e rinascimentale.
Vi indicheremo solo alcune delle cose che sono all’interno di questo museo, essendo impossibile fare un elenco, seppure sommario di quello che è al suo interno. Così la prima cosa che vi perderete se non andrete in questo museo sono le stanze vaticane affrescate da Raffaello tra il 1508 e il 1524. Quattro stanze, una più straordinaria dell’altra, dove il pittore di Urbino stupisce sempre per il suo uso della prospettiva e per la grande fantasia con cui ha raffigurato personaggi dell’antichità intenti a svolgere delle azioni, come nella celebre Scuola di Atene. La Liberazione di San Pietro è una delle lezioni più potenti della pittura rinascimentale sulla luce, che anticipa per certi versi Caravaggio; poi L’incendio di Borgo, con numerosi riferimenti alla pittura michelangiolesca della Cappella Sistina che proprio in quegli anni il pittore fiorentino stava terminando.
E proprio la Cappella Sistina è un altro dei capolavori presenti all’interno dei Musei Vaticani. Qui potrete vedere l’immagine forse più riprodotta al mondo, quella della Creazione dell’uomo e delle famose due dita che si sfiorano, quella di Dio e quella dell’uomo. Il vero capolavoro michelangiolesco però è alle spalle dell’altare della cappella utilizzata anche per i conclave dove si eleggono i papi: il Giudizio universale. Quasi 14 metri di altezza per 12 di larghezza, una superficie pressoché immensa dove Michelangelo, tramanda la leggenda, da solo in compagnia di un lumicino, dipinse uno dei capolavori dell’arte umana. Tra supplizi indicibili e ascensioni miracolose, su questa parete il pittore toscano ha impresso per sempre la sua visione del giudizio universale, ma soprattutto la sua arte inimitabile.
Infine per concludere la visita e ritenervi belli pieni e sazi della cultura della casa der Papa, non potete non visitare la basilica di San Pietro. Il suo cantiere è durato più di cento anni e alla sua costruzione architettonica hanno partecipato architetti e artisti illustri come Michelangelo, Raffaello, Bramante e ovviamente Gian Lorenzo Bernini. All’interno della chiesa le cose imperdibili da vedere sono molte, ma tra queste vi consigliamo la Pietà di Michelangelo, l’altare maggiore, coperto e protetto dal baldacchino con le colonne tortili ideato da Bernini, una visita in cielo – solo simbolica, tranquilli – nel famoso Cuppolone di Michelangelo da dove potrete vedere tutta Roma. Dopo aver salito giusto qualche gradino, una discesa sotto terra – anche questa solo figurata – nella cripta dei papi.
Insomma niente male la casa der Papa eh? La merita una capatina?
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