Turisti nella Capitale: Sul tram 19
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Il simbolo della Garbatella è la fontana della Carlotta, scopriamo la leggenda del suo nome e come si inserisce nel contesto architettonico di una delle zone più amate della Capitale.
La fontana della Carlotta è il simbolo del quartiere della Garbatella a Roma, tra i più suggestivi della Capitale, costruito sul modello delle città giardino inglesi con un mix di stili architettonici e tante graziose botteghe. La fontana ha anche un forte significato sociale dato che qua si incontravano i bambini per rifornire gli appartamenti senza allaccio idrico d’acqua, tanto che di fianco si trova la scalinata di via Angelo Orsucci, denominata la Scalinata degli Innamorati, punto di ritrovo di tante giovani coppie nel Dopoguerra e, ancora oggi, location ideale per le dichiarazioni d’amore.
Legato a questo monumento vi è una leggenda che vede protagonista una ragazza di nome, appunto, Carlotta, proprietaria di un’osteria adibita a rifugio per pellegrini e viandanti che passavano in zona per raggiungere il centro di Roma. Il suo modo garbato di porsi e la sua bellezza fisica la rendevano tra le ragazze più corteggiate della città e si narra che il nome del rione sia nato proprio dall’aggettivo che i viandanti rivolgevano a lei, la cui osteria assunse sempre più importanza. A sostegno di questa ipotesi la fascia sulla vicina parete del lotto 27 su cui campeggia la scritta La Garbatella accompagnata dalla raffigurazione di una ragazza prosperosa col seno scoperto.
La fontana della Carlotta è stata progettata negli anni ’30 del secolo scorso dall’architetto Innocenzo Sabbatini, è costituita da un pilastro quadrangolare in calcestruzzo, lavorato a bugne a punta di diamante sulla cui cima si trova un grande vaso di terracotta. Al centro si trova un volto femminile incorniciato da lunghi capelli che getta uno zampillo d’acqua nella piccola vasca sottostante in travertino. I diversi atti vandalici hanno costretto il Comune a un restauro nel 1998 mentre un secondo ha rovinato parte del viso di Carlotta e sono ancora attesi i lavori di recupero dell’opera.
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