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Roma e i suoi tasselli dai nomi strani; i quartieri

foto di: Immagini prese dal web

Roma è una città davvero grande, che contiene al suo interno tanti piccoli quartieri ognuno dei quali ha un proprio nome ed una particolare origine. Quali sono però i principali? E perchè si chiamano così?

Un enorme puzzle costituito da tanti tasselli

Roma è una grande città che in alcuni casi può essere vista come un puzzle costituito da diversi tasselli. Ogni singolo pezzo ha la propria storia e funzione ed unito ad altri può creare un’opera meravigliosa. Così sono anche i quartieri di Roma. Sono tanti e ognuno di questi ha un suo nome ed una sua origine che rendono unica la Capitale nel suo insieme.

Basta pensare ad esempio al quartiere di Torpignattara, che prende il nome dal Mausoleo di Sant’Elena che si trova al centro di esso. La struttura è stata realizzata con del materiale chiamato “pignatta“, di conseguenza i romani si divertivano a soprannominarla “Torre della pignatta” per questo oggi la zona prende questo nome. Il quartiere di Centocelle invece si chiama così perchè un tempo c’era un caserma militare che pare avesse cento stanze. Qualcun altro invece crede che il nome derivi dall’acquedotto romano con le sue grandi arcate.

Un quartiere in onore di un’osteria

Spesso quindi dal nome di un quartiere di Roma possiamo capirne la storia oppure quello che contiene. Ad esempio sappiamo che il nome di Saxa Rubra, una zona che si trova a nord della Capitale, si riferisce ai sassi rossi, ovvero al tufo che costituisce il terreno del luogo.

Il quartiere “Infernetto” invece, che si trova ad ovest di Roma, un tempo rappresentava davvero un piccolo inferno. Questo si trova nel punto nel quale si trovavano delle miniere di carbone, che sprigionavano le fiamme da tutti i pori e che si vedevano anche in lontananza. Uno scenario da brivido che rendeva bene l’idea del quartiere, nonostante altre storie raccontano che il nome della zona sia dovuta alla presenza degli alberi “fernetti“.

Sono incerte invece le origini della zona Garbatella, un quartiere che racchiude il cuore di Roma, il cui nome forse deriva dai vigneti coltivati in zona a “barbata“. Altre leggende invece parlano di un’osteria chiamata “Garbata” che si trovava nella zona e che le aveva dato il nome.

Una zona inondata dal Tevere

I quartieri di Roma sono quindi tantissimi ed a volte hanno dei nomi davvero particolari ma che possono racchiudere un significato totalmente diverso rispetto a ciò che sembrano rappresentare. Ad esempio il nome del rioneRegola” delle sponde del Tevere, non deriva da alcuna regola benedettina o francescana come tutti credono ma dalla parola “renula” ovvero sabbia. Questo perchè Regola è una zona che è stata spesso vittima delle esondazioni del Tevere, che straripando rilasciava della sabbiolina.

Anche il quartiere di Grottaperfetta ha un nome che in realtà indica tutt’altro. Non c’è infatti nessuna grotta nella zona ma una serie di tenute appartenenti ai prefetti, che in latina vengono chiamati “horti parefecti“.

Un tempio per celebrare la fine di una guerra

Alcuni quartieri di Roma nascono invece a causa degli avvenimenti storici che sono avvenuti in questi. Ad esempio la zona di Monte Sacro nasce a causa di una collinetta nella quale si trovava un tempio che era dedicato a Giove, per questo oggi si chiama così. La struttura era stata costruita su quella piccola montagna per celebrare la fine di una guerra civile avvenuta tra i patrizi ed i plebei che aveva preso luogo proprio lì.

Un altro quartiere il cui nome nasce a causa di un fatto storico è il Quadraro. Quest’ultimo si trova nel mezzo del Tuscolano ed ai tempi della guerra era una roccaforte della Resistenza, il secondo punto più sicuro di Roma dopo il Vaticano per proteggersi dai nazisti. Tuttavia però questo fu vittima di un terribile rastrellamento nel 1944 che fece deportare oltre mille ebrei. La tragedia prese il nome di “rastrellamento del Quadraro“.