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La Fontana di Giunone, un virtuoso ma inosservato tesoro capitolino

foto di: Immagini prese dal web

È il simbolo di una virtù e una vasca talmente bella che è un vero peccato  passi spesso inosservata. Purtroppo si trova in un incrocio trafficato e di conseguenza non tutti riescono a notarne il fascino.

Un tesoro troppo poco osservato

È una delle quattro vasche che permettono a Via delle Quattro Fontane di avere questo nome, ma a differenza di come si potrebbe pensare non è stata costruita proprio su questa strada, ma in un incrocio, che si collega con Via XX Settembre.

Sta quindi in un punto trafficato della capitale, che viene spesso attraversato dai mezzi su ruote, per cui difficilmente qualcuno che passa si ferma ad ammirarne la bellezza. È un vero peccato, perchè è veramente un capolavoro per come è fatta, esattamente come lo sono anche le altre tre vasche.

Sono tutte delle opere di Domenico Fontana, l’architetto che nel corso della sua vita ha realizzato delle costruzioni così belle, che oggi sono dei veri tesori della città. Vale davvero la pena fermarsi un attimo e dargli un’occhiata.

Una dea o una virtù?

È una vasca che ha una statua che rappresenta Giunone, la gelosa moglie di Giove, di conseguenza l’intera struttura si chiama così, ovvero Fontana di Giunone.

Non tutti gli storici sono però d’accordo con la cosa. Alcuni infatti ritengono che la statua rappresenti invece la virtù della fortezza, che durante i momenti di difficoltà rafforza la decisione di resistere alle tentazioni. Di conseguenza non è chiaro chi potrebbe rappresentare la statua.

Ne è evidente però la bellezza. È ben rifinita e arricchita con diversi dettagli, di conseguenza è dotata di un grande fascino.

Quattro tesori inosservati

La Fontana di Giunone è quindi una delle quattro vasche che si posizionano all’incrocio tra Via XX Settembre e Via delle Quattro Fontane. Le altre tre sono la Fontana del Tevere, la Fontana dell’Arno e la Fontana di Diana.

Sono tutte e quattro molto belle da vedere, ma purtroppo praticamente inosservate a causa del punto in cui si trovano.