Giugno è il mese di Giunone, il mito, l'origine e la storia di questa Dea | Roma.Com

Giugno è il mese di Giunone, il mito, l’origine e la storia di questa Dea

Giugno è il mese dedicato a Giunone, dea del matrimonio e protettrice dello Stato, mese del sole in quanto al suo interno si verifica il solstizio dell’estate e mese dedicato ai giovani in contrapposizione a maggio

Chi è Giunione, dea da cui prende origine il mese di giugno

Giunone è una divinità della religione romana, legata al ciclo lunare dei primitivi popoli italici, al matrimonio e al parto tanto da essere raffigurata nell’atto di allattare, gesto che poi è stato esteso e inteso con la funzione di proteggere lo Stato. Per questo motivo a lei erano consacrate le calende, cioè il primo giorno di ogni mese del calendario romano. Figlia di Saturno, fu gradualmente assimilata dagli antichi romani alla Era della mitologia greca, divenendo la moglie di Giove, quindi la più importante divinità femminile e assieme a quest’ultima e a Minerva formava la Triade Capitolina.

Giugno, il mese del Sole, il rito alle calende

Giugno era il mese in onore della dea Giunone. Era definito anche il mese del sole e ciò deriva dal fatto che il 21º giorno del mese, ovvero quando è in atto il solstizio d’estate, l’asse terrestre presenta un’inclinazione tale da garantire la massima durata di luce nell’arco delle 24 ore correnti. Alle calende di giugno le fu dedicato un rituale specifico, in ricordo di un tempio a lei dedicato edificato, in precedenza, sul Campidoglio. Per l’occasione, la Dea Giunone, si nominava con l’appellativo Moneta: colei che avverte, l’ammonitrice.

Giugno, il mese dei giovani secondo Ovidio

Il nome giugno deriva anche da iuniores ed era dedicato ai giovani. Romolo aveva diviso la popolazione romana in adulti anziani e minori che avevano il compito di difendere con le armi e la loro forza fisica il territorio. Maggio, invece, era il mese dedicato agli anziani del popolo quali custodi del Mos Maiorum, questo ci è riportato dall’autore latino Ovidio nei suoi Fasti ed è un ulteriore chiave di lettura interpretativa che spiega il perché il sesto mese dell’anno ha questo nome.

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