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La fontana di piazza d'Aracoeli, la piscina, i mascheroni e il trimonzio

foto di: Immagini prese dal web

Costruita da Giacomo della Porta, la fontana di piazza d’Aracoeli entra a far parte dei lavori per la ramificazione secondaria dell’Acqua Felice alla fine del ‘500, ecco la sua particolare forma

Da dove ha origine il progetto della fontana e la sua funzione pubblica

La fontana di piazza d’Aracoeli si trova ai piedi del Campidoglio nel rione Campitelli a Roma. Dopo il restauro e il ripristino dell’acquedotto Acqua Felice alla fine del ‘500, iniziano i lavori per una ramificazione secondaria del condotto per consentire l’approvvigionamento idrico delle zone dell’isola Tiberina, del Viminale e del Quirinale, con la progettazione della costruzione di un cospicuo numero di fontane, tra cui questa. A disegnarla è Giacomo della Porta, a realizzarla Andrea Brasca, Pietro Gucci e Pace Naldini, su commissione di papa Sisto V.

La struttura architettonica e le modifiche della famiglia Chigi

La struttura prevede una vasca circolare con due estensioni agli esterni che le conferiscono una forma ovale, ornata da mascheroni, poggiata su tre gradini e circondati da una stretta piscina in cui è raccolta l’acqua. Al centro della vasca si trova un blocco cubico di marmo sorregge un balaustro a forma di calice, ornato dagli stemmi del popolo romano e nel secolo dopo anche da quello della famiglia Chigi e il simbolo araldico del trimonzio. Alla sommità è posto un catino contenente quattro putti che versano acqua da 4 anfore.

La fontana e la piazza come la vediamo noi oggi, i cambiamenti avvenuti

Nei primi anni del XVIII secolo, durante il pontificato di Clemente XI, i due gradini inferiori sono stati eliminati, sostituiti a loro volta da una piscina più ampia e circondata da una serie di colonne in pietra e collegate tra loro da sbarre in ferro. La costruzione del Vittoriano e l’ampliamento della rete della viabilità dell’area circostante ha inoltre modificato l’assetto della piazza che ospita la fontana.