La fontana di piazza Santa Maria Maggiore, capolavoro di Maderno | Roma.Com

La fontana di piazza Santa Maria Maggiore, capolavoro di Maderno

Dopo la realizzazione dell’acquedotto dell’Acqua Paola a Roma fu costruita da Carlo Maderno la fontana nella piazza di Santa Maria Maggiore con elementi in travertino, scopriamo le sue caratteristiche architettoniche.

Come nasce l’idea di costruire la fontana e chi la realizza

La fontana di Piazza Santa Maggiore è stata costruita nel 1615 a Roma da Carlo Maderno che la inserì all’interno dei lavori di innalzamento dell’unica colonna superstite dell’antica basilica di Massenzio, detto anche Tempio della Pace, al centro della piazza, che papa Paolo V aveva voluto erigere davanti alla basilica e a sostegno di una statua bronzea di Maria. Negli stessi anni furono completati i lavori di realizzazione dell’acquedotto dell’Acqua Paola che diede seguito a quelli dell’Acqua Vergine e dell’Acqua Felice, con la possibilità di ampliare il numero di fontane in città.

La fontana, le sue caratteristiche architettoniche e la forma attuale

Maderno approfitta di un ramo dell’Acqua Felice che passava nei pressi della basilica per costruire la fontana ai piedi della colonna, costituita da una vasca principale in travertino con due grandi sporgenze a semicerchio e con mascheroni all’esterno. A causa di lavori per la sistemazione del livello stradale, la fontana ha subito una serie di interventi che hanno provocato l’eliminazione di una coppia di draghi, la sostituzione della balaustra e del catino superiore con degli elementi similari ma più piccoli. Oggi si trova posizionata rialzata su quattro gradini rispetto al piano stradale.

Il miracolo della neve nella piazza di Santa Maria Maggiore

La piazza di Santa Maria Maggiore si trova nel centro storico di Roma, al confine tra i rioni Monti ed Esquilino. Sulla piazza si affacciano l’omonima basilica maggiore, da cui prende il nome, e il Pontificio seminario lombardo. Il 5 agosto di ogni anno la piazza è interessata dalla rievocazione del miracolo della neve, che prevede diversi festeggiamenti e la riproduzione della leggendaria nevicata che si sarebbe verificata nel IV secolo.
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