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La fontana di piazza Sant'Andrea della Valle e le peripezie dello scorso secolo

foto di: Immagini prese dal web

La fontana di piazza Sant’Andrea della Valle è stata realizzata da Carlo Maderno nel Seicento e prima di essere collocata dove si trova oggi ha subito vari spostamenti

La fontana di piazza Sant’Andrea della Valle, la sua costruzione

La fontana di piazza Sant’Andrea della Valle è stata realizzata da Carlo Maderno, su incarico di papa Paolo V per l’approvvigionamento idrico del quartiere di Borgo nel 1614. Le aree situate alla destra del Tevere avevano carenza di acqua e il pontefice, in accordo con il Comune di Roma, decise di intervenire economicamente per coprire le spese che consentissero il ripristino dell’antico acquedotto Traiano che, ricevendo acqua dal lago di Bracciano, avrebbe consentito l’autonomia idrica necessaria.

La fontana di piazza Sant’Andrea della Valle, i suoi spostamenti

La fontana fu collocata in piazza Scossacavalli dove sorgeva la chiesa di San Giacomo. La costruzione di via della Conciliazione durante il ventennio fascista porta alla demolizione della piazza e della chiesa. La fontana resiste al suo posto per alcuni anni ma fu poi smontata e riposta nei magazzini del Comune finché non è stata recuperata nel 1951 e sistemata in piazza della Pilotta, anche se per poco tempo. Nel 1958 venne finalmente posizionata nella sua attuale collocazione.

La fontana di piazza Sant’Andrea della Valle, la sua struttura

La fontana aveva una forma che riprendeva il modello di Giacomo Della Porta. Infatti era costituita da una vasca quadrata in travertino con i lati bombati. Al centro si trovava una vasca rotonda posta su un balaustro ornato con le insegne del pontefice e quattro volute. Tutto il complesso era posto su un basso gradino, circondato da sedici colonne che sostenevano la recinzione in ferro. L’acqua zampillava da un elemento posto alla sommità, a capitello con decorazioni floreali, e da quattro bocche posizionate all’interno della vasca più grande. Della fontana originale è andata perduta la vasca superiore in marmo, che è stata sostituita con una copia in cemento.