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Ma ve le ricordate le lire? Quando l’euro entrò nelle nostre tasche…


Ma quando mai? Gli euro che vediamo noi escono solo, nun entrano mai! A parte gli scherzi, oggi, il primo gennaio del 1999 l’Italia adottava ufficialmente la moneta unica europea, chiamata Euro, con il cambio fissato a 1936,27 lire, che era entrato come ‘na cantilena nelle teste di tutti. Ma voi ve le ricordate le lire?

La lira, la sua storia, perché si chiamava così?

In primo luogo la lira fu l’unica moneta nazionale adottata in Italia da quando fu unita, ma perché si chiama così? La sua origine si nasconde dietro a quello che in principio era la moneta, ovvero metallo prezioso in cambio di altri beni. Lira infatti deriva proprio dal greco litra e dal latino libra, entrambe unità di misura di massa. La sua istituzione risale addirittura a Carlo Magno, ma effettivamente la prima lira in Italia fu coniata a Venezia, nel 1472, sotto il doge Nicolò Tron, anche a quei tempi ‘a burocrazia era ‘na brutta bestia. Due anni dopo fu la volta di Milano, così la lira cominciò a viaggiare e si spinse a Genova, Firenze, nel Ducato di Savoia fino all’Emilia, dove conquistò Modena, Mantova e Bologna. La prima lira italiana dell’era moderna però fu coniata a Firenze, sul finire degli anni ‘50 e inizio degli anni ‘60 dell’800. Queste monete infatti sono state le prime a riportare la dicitura lira italiana, con il profilo del Re e la scritta: Vittorio Emanuele II re eletto. Il 17 luglio 1861, dopo 3 mesi dall’unificazione ufficiale dell’Italia, un decreto regio inaugurava il corso legale in tutti i territori del regno, facendo diventare dunque la lira moneta ufficiale del nostro Stato. La storia della nostro vecchio conio continuò tranquillo nel nostro paese fino al 1999, anno in cui entrò nel nostro paese e nelle nostre tasche (ma quanno mai!), la nuova moneta unica europea, l’Euro, soppiantando di li a poco definitivamente la vecchia e amata lira.

Le monete e le banconote della lira, vi ricordate chi c’era raffigurato sopra?

Ci fu un momento di interregno infatti, degli anni in cui sia la lira che l’euro valevano nel nostro Paese e si era liberi di pagare sia con l’una che con l’altra moneta. I prezzi erano scritti in doppia valuta e i rimandi, i paragoni e alcune volte, anche i rincari, erano più evidenti. La lira quindi rimase valida fino al febbraio del 2002, quando fu definitivamente interrotto il suo corso. Ora passiamo al lato curioso delle lire, voi ve le ricordate tutte le raffigurazioni su monete e banconote delle vecchie lire?

Le monete

  • 50 lire: partiamo direttamente dal taglio più piccolo più famoso; sul dritto della moneta c’era raffigurata una testa coronata di quercia, rappresentativa della Repubblica Italiana, mentre sul rovescio il dio Vulcano all’incudine.
  • 100 lire: sul dritto di questa moneta c’era sempre raffigurata una testa con corona d’alloro, raffigurante la repubblica, mentre sul rovescio trovavamo Minerva a fianco di un albero di alloro.
  • 200 lire: il valore sul rovescio era incastonato all’interno di una ruota dentata, mentre sul dritto troviamo sempre una testa femminile.
  • 500 lire: forse la moneta più battuta e famosa, al centro dorata con il contorno argentato. Testa repubblicana sul dritto e il Palazzo del Quirinale sul rovescio.
  • 1000 lire: ultime arrivate, coniate nel 1997. Al contrario delle 500 lire erano argentate al centro e circondate da un contorno dorato. Sul dritto una testa simboleggiante l’Italia, sul rovescio una cartina dell’Europa (nella prima battitura ci fu una gaffe in quanto la Germania venne ancora rappresentata divisa!)

Le banconote

  • 500 lire: qualcuno di noi forse le ricorda, le ultime stampate erano azzurre, con raffigurata la testa alata di Mercurio e sul retro la scritta del loro valore, furono ritirate nel 1986.
  • 1000 lire: sicuramente le più famose e più diffuse in assoluto ad essere protagonista della raffigurazione ci furono Verdi e il teatro alla Scala negli anni ‘60, Marco Polo negli anni ’80 e infine le ultime, con Maria Montessori e i bambini che studiano.
  • 2000 lire: l’ultima stesura di questa banconota di colore giallo portava come personaggio importante della nostra storia Guglielmo Marconi e sul rovescio antenne e apparecchi radio.
  • 5000 lire: anche queste molto diffuse, i protagonisti furono Cristoforo Colombo in primo luogo poi negli anni ’80 il celebre Ritratto d’uomo di Antonello da Messina e per finire Bellini, con alle spalle il Teatro Massimo di Palermo e sul retro elementi di una delle sue opere più famose, la Norma
  • 10 000 lire: il loro colore cambiò molte volte dal rosso al rosa, dal verde al blu; in origine Michelangelo campeggiava su queste banconote, per poi essere sostituito da Ritratto d’uomo del pittore Andrea del Castagno e poi infine con Alessandro Volta e il tempio Voltiano a Como sul retro.
  • 50 000 lire: Quasi sempre violacee nel loro colore, i 50 sacchi più famosi avevano sul davanti il faccione del nostro Gianlorenzo Bernini e sul retro le due bellezze romane del Monumento equestre a Costantino e della scala regia in Vaticano
  • 100 000 lire: i personaggi italiani apparsi su questa banconota furono, in  primo luogo Alessandro Manzoni, poi un testa delle tre grazie tratta dal dipinto La Primavera di Botticelli e infine sull’ultima versione Caravaggio sul davanti e la sua Canestra di frutta.
  • 500 000 lire: infine il pezzo più ambito i 500 sacchi, azzurri, coniati per pochi anni (dal 1997), con Raffaello Sanzio e il trionfo di Galatea sula faccia principale e sul retro il suo grande capolavoro, La scuola di Atene.

E voi le ricordavate tutte?