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Rocca Sinibalda, dal castello alla sagra dei frascarelli e delle castagne

foto di: Immagini prese dal web

Rocca Sinibalda ospita la Sagra delle castagne e dei frascarelli, una sorta di polenta di farina bianca; ecco come si prepara questo piatto e le caratteristiche del castello visitabile per l’occasione

Rocca Sinibalda, il programma della sagra di questa domenica d’autunno

Rocca Sinibalda torna ad ospitare la Sagra dei Frascarelli e delle castagne questa domenica 5 ottobre. La manifestazione, organizzata dalla Proloco del borgo sabino, offre la possibilità di gustare prelibatezze dai sapori autunnali con gli stand gastronomici aperti dalle ore 13. Ad accogliere i visitatori lo spettacolo del Mago Angelo per i più piccoli mentre, nel pomeriggio e a stomaco pieno, avverrà la premiazione del concorso letterario.

Come si preparano i frascarelli, dalla cottura del riso al sugo utilizzato come condimento

I frascarelli sono un piatto di origine marchigiana, una polenta di farina bianca. Per prepararlo si cuoce il riso in una pentola con abbondante acqua, aggiungendo man mano la farina e mantecando il tutto a fuoco lento finché non si crea la consistenza che rimanda a quella della polenta. Una volta ultimata la cottura, si versa su una spianatoia e si condisce con il sugo preparato con cipolla, sedano e carota con l’aggiunta di grasso di pomodoro o salsiccia a pezzetti, oltre al formaggio a grattugiato.

La storia di Rocca Sinibalda e del suo castello, oggi monumento nazionale

Il paese deve il suo nome a Sinibaldo Sinibaldi che fu feudatario del luogo nel XI secolo e fece costruire il castello, che fu edificato poi come una fortezza e palazzo nobiliare dall’architetto Baldassarre Peruzzi per volere del cardinale Alessandro Cesarini negli anni trenta del XVI secolo e da allora domina il paese con la sua struttura difensiva. Monumento nazionale dal 1928, negli anni ’50 è stato acquistato dalla scrittrice americana Caresse Crosby, che lo ha utilizzato come luogo d’incontro per artisti, promuovendo seminari di poesia. Dopo un lungo restauro è stato riaperto nel 2014, con le sale, le corti, i sotterranei e i giardini che possono essere visitate tutto l’anno.