Il roseto comunale riapre le sue porte e tutta Roma torna a sentire il profumo delle sue rose
Il Roseto Comunale di Roma riapre le sue porte, regalando uno spettacolo di colori e profumi ai piedi dell’Aventino. Con oltre 1.000 varietà[...]
Se dovessimo prendere le due città più belle e rappresentative della nostra cara Unione Europea, non ci sarebbe alcun dubbio nella scelta: Roma e Parigi, senza se e senza ma. Queste due città infatti hanno scritto la storia europea e mondiale, diventando grandi punti di riferimento, vediamo ora la nascita di questo gemellaggio.
Con queste parole nel 1956 si suggellava il gemellaggio e l’affratellamento reciproco di due città che hanno fatto, praticamente, la storia mondiale. Chiunque sul nostro pianeta conosce, almeno per sentito dire, il nome di queste due capitali europee e ne subisce indiscutibilmente il fascino della loro bellezza. Roma, capitale e sede di uno dei primi imperi della storia; capitale di una società che ha dato alla storia i fondamenti della civiltà e della giustizia. Parigi, una delle città più importanti della modernità, che con la sua Rivoluzione del 1789, ha fondato la democrazia moderna, facendo spandere la voglia di libertà in tutta Europa; capitale del lusso e dello spettacolo, sul finire dell’800 e agli inizi del ‘900 fu la capitale del mondo, dell’avanzamento tecnologico e artistico. Due città quindi, che in epoche diverse hanno ricoperto lo stesso ruolo di faro e guida della società e punto inarrivabile di progresso e avanzamento.
Proprio per questo motivo, per la loro storia e la loro importanza a metà degli anni ’50, le due città decisero di gemellarsi, in maniera reciproca e esclusiva. Ciò significa che né Parigi né Roma potranno mai affratellarsi con altre città. Questa unione non è solo de facto, ma ha i suoi risvolti concreti e benefici anche nella realtà. Infatti le due città spesso collaborano per eventi o mostre artistiche, scambiandosi le iniziative; inoltre anche nell’ambito scientifico le università e gli istituti di ricerca delle due capitali sono spinti a collaborare e a trovare punti di incontro. All’interno del mondo culturale poi, un’altra iniziativa molto bella è che qualsiasi abitante di Parigi può entrare gratuitamente nei musei civici romani e viceversa; quindi se andate in Francia mi raccomando fate valere questo vostro diritto! Infine le due città, negli anni successivi alla stipula del gemellaggio si scambiarono i propri simboli cittadini; la città di Parigi infatti regalò al comune di Roma una caravella in bronzo, che l’amministrazione capitolina fissò su una colonna vicino alle Terme di Diocleziano. Roma invece donò una copia della lupa in bronzo che i francesi (che stavolta non chiameremo franzosi) installarono a Place Painlevé, di fronte al Museo Nazionale del Medioevo nel Quartiere Latino. Ecco il video di scambio dei doni da parte dei romani e dei parigini.
https://www.youtube.com/watch?v=-Czs4htdeAw
Cinque anni fa circa, ricorrevano i 60 anni di gemellaggio tra la Città Eterna e la Ville Lumière, così le due città decisero, nella notte del 30 gennaio, giorno dell’anniversario, di illuminare i propri monumenti più importanti con i colori del tricolore dell’altro paese. Forse qualcuno di voi ricorderà il Campidoglio, Piazza del Popolo e Ponte Sant’Angelo stranamente illuminati di blu, bianco e rosso; ecco sappiate che a Parigi l’Hôtel de Ville (il municipio), la Tour Montparnasse e Place de la Concorde furono illuminate di verde, bianco e rosso!
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