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I romani non hanno conquistato solo come potere e dominio l’Europa, ma l’hanno presa che era una landa desolata e deserta, trasformandola e cambiandogli volto attraverso la costruzione di infinite vie di collegamento! Sasha Trubetskoy, geografo e statistico americano, ha ideato una mappa chiamata Roman Roads in cui tutte le vie si trasformano in linee metropolitane!
L’Europa unita sembra essere un’invenzione moderna, di recente conquista, una soluzione nata innanzi tutto per cercare di mantenere la pace sul vecchio continente e che poi è diventata unione e integrazione. Ma i primi, i veri e propri fondatori di un unico territorio europeo sono stati i Romani, che nel II sec. d. C. contavano su un territorio vastissimo, il più grande mai avuto di un impero europeo. Dall’Inghilterra all’Egitto, dal Portogallo al Mar Nero, dal Marocco, fino alla Turchia. Un vero e proprio impero che univa non solo quella che oggi chiamiamo Europa, ma tutto il bacino del Mediterraneo o meglio il Mare Nostrum. E se gli italiani sono denominati come “Popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e di trasmigratori”, beh ecco sicuramente è perché discendevano dall’ingegno e dall’astuzia dei romani.
Proprio così, le vie per i romani, non erano solo un modo per connettere una città ad un’altra ma erano essenzialmente un metodo di conquista, di assoggettamento di un popolo e di un territorio. Attraverso quella via di comunicazione infatti si stringevano accordi commerciali per il passaggio delle truppe e per il rifornimento di viveri della Capitale. Tutte le strade in questo modo dovevano portare a Roma, non solo quelle costruite in Italia, ma attraverso l’intersezione delle varie arterie di comunicazione, anche quelle diffuse in tutta Europa.
Secondo i resoconti dell’epoca romana, in base alle disponibilità economiche e ai mezzi di spostamento, che potevano essere i propri piedi, il cavallo oppure attraverso mare o fiume, per arrivare da Roma all’estremo est dell’impero e quindi a Bisanzio potevano volerci due mesi in sola e tacchi o anche 25 giorni combinando cavallo e nave. Così sempre all’incirca 2 mesi, in questo caso percorrendo la strada a piedi o a cavallo, ci volevano per arrivare dalla Città Eterna nella fredda e nebbiosa Londinium, ovvero Londra.
Ipotizziamo dunque di voler pianificare un viaggio da Roma per arrivare nell’odierna capitale inglese, quali vie dovremmo percorrere? Se volessimo avere una vista panoramica sul mare, imboccheremmo l’Aurelia passando per Pisa e arrivando fino alla colonia di Luna. Da lì cambieremmo per la via Julia Augusta, passando per Genova, Nizza fino ad Arelate, l’odierna Arles, in Francia. Dopo di che, imboccando la via Flavia I e attraversando diversi incroci con la via Helvetica e la via Flavia II, arriveremmo a Cabillonum, oggi Chalon-sur-Saône in Borgogna. Qui cambiare ancora per la via Flavia III fino al capolinea Gesioracum, prendere il traghetto per approdare a Dubris, l’odierna Dover in Inghilterra e percorrere gli ultimi chilometri nella bianca terra d’Albione sulla via Britannica, fino ad arrivare finalmente a Londra! Un grandissimo viaggio che ha portato ad attraversare praticamente tutta l’Italia, la Francia e praticamente l’Europa.
Per andare in uno dei centri più importanti dell’impero, situato nella parte orientale dei territori romani invece, facendo tutto il viaggio via terra si partirebbe dalla Capitale imboccando la via Flaminia, fino a Rimini, anticamente chiamata Ariminum. Dalla riviera romagnola prendere la via Sucinaria, passando per Ravenna e Padova fino allo svincolo fondamentale di Aquileia, in cui si incrociavano anche altre strade come la via Postumia e la via Dalmatica. Proprio quest’ultima necessaria per intraprendere la seconda metà del viaggio per arrivare a Bisanzio. Attraversati tutti i Balcani si arrivava nell’odierna Albania, a Durazzo per svoltare e imboccare la via Egnatia, passare per Tessalonica e infine arrivare a Bisanzio.
Ora prova tu ad arrivare nella città in cui vorresti andare tramite le vie romane, quale sarebbe il tuo percorso?
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