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Si torna in città: come sopravvivere al traffico di Roma

foto di: Immagini prese dal web

Tornare in città alle prese con il traffico non potrebbe essere più traumatico: Roma, essendo una metropoli con un numero considerevole di abitanti, è da decenni piagata dal problema della gestione della viabilità, ormai satura. Questione ancora ben lontana dall’essere risolta, sebbene qualche passo sia stato fatto.

Una vita in auto?

I dati sono tutt’altro che rassicuranti. Volendo menzionare qualche numero, analizzando i dati di un passato abbastanza recente, noteremo che il traffico a Roma è un problema ovvio, per diversi motivi. Nel 2009 si calcolavano circa 706 autovetture per ogni 1000 romani.

Dal punto di vista statistico tale rapporto è preoccupante. Non per niente, Roma è la prima città in Italia per numero di automobili. Nella nostra Capitale ci sono numerose macchine in quanto le persone: tutti sembrano poco inclini a servirsi del trasporto pubblico o di mezzi alternativi, come le biciclette e i monopattini elettrici. Sebbene anche grazie ai servizi di sharing disponibili su gran parte del territorio metropolitano le persone che preferiscono andare al lavoro o a scuola in bici o sul monopattino siano in sensibile aumento, questo non cambia un dato sconcertante: ogni anno, il cittadino romano perde, in media, circa 254 ore imbottigliato nel traffico cittadino, tra incolonnamenti, incidenti, code e disagi stradali.

Per ore perse nel traffico Roma è seconda solo a Bogotà

Il traffico della città eterna è secondo solo a quello che affligge le strade di Bogotà, capitale della Colombia. È lo studio Global card scorecard di Inrix che lo ha decretato, aprendo la vista sulla criticità della situazione in materia di trasporti all’interno della capitale italiana. L’analisi ha verificato il trend della mobilità e della congestione urbana in 200 città di 38 Paesi, mettendo  nero su bianco il dato allarmante che dimostra che ogni romano spende dieci giorni di vita all’anno a districarsi nel traffico. Inoltre, la dice lunga anche la distanza tra il primato colombiano e il secondo posto romano: lo scarto è di appena venti ore, con Bogotà che strappa il triste primato di città più trafficata con ben 272 ore, contro le 254 nostrane, di traffico calcolate come media a testa per ciascun guidatore.

Le strade di Roma sono caotiche ed oberate dalle auto a tutte le ore della giornata ed i problemi del trasporto pubblico non fanno altro che accentuare questo fenomeno. L’unico vero consiglio per sfuggire, almeno in parte, alla condanna di restare ore a fissare il cruscotto con le mani sul volante in attesa che le file interminabili inizino a sfollare è quello di eliminare il problema alla radice e preferire i trasporti, pubblici o privati, alternativi: oltre alle proposte green quali bici elettriche e monopattini, la metropolitana è una buona soluzione per sfuggire al rischio di restare bloccati per strada – rischio che con i mezzi di superficie, purtroppo, si corre molto spesso.

Non solo Roma

Questa volta, però, lo studio aiuta a evidenziare come la situazione sia purtroppo comune a molte grandi città del nostro Paese: Milano non se la cava molto meglio di Roma,  con le 226 ore/cittadino perse nel traffico ogni anno. La capitale della Lombardia si guadagna il settimo posto della classifica.

Oltre a Roma e a Milano, la classifica include molte altre città italiane. Continuando a scorrere la classifica, troviamo l’Italia rappresentata da Firenze, collocata al quindicesimo posto, Napoli, che si trova al diciassettesimo, e Torino, al ventiduesimo. Malgrado le specifiche criticità e caratteristiche di ciascuno dei centri urbani elencati, sembra essere un problema comune a tutto lo stivale quello della gestione del caos automobilistico del quale, purtroppo, non si intravede ancora la soluzione universale e definitiva.