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Tanti auguri a Gaetano Curreri, la voce degli Stadio e il musicista della comicità romana

foto di: Immagini prese dal web

Tanti auguri a Gaetano Curreri che proprio oggi spegne ben 70 candeline. Da anni è la voce degli Stadio ma è anche un musicista e paroliere eccezionale, che ha scritto le colonne sonore dei film più amati della comicità romanesca. Quali sono le sue canzoni che preferite?

Il compositore e paroliere dei capolavori della musica italiana

Compie oggi 70 anni uno dei compositori e parolieri più amati degli ultimi tempi, Gaetano Curreri. È grazie alle sue parole e melodie che sono nate alcune tra le più belle canzoni degli ultimi anni come “Bruci la città” di Irene Grandi, “Vuoto a perdere” di Noemi e “E dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo.

Da anni suona e canta insieme al gruppo degli Stadio, una band che inizia la propria carriera accompagnando niente di meno che la voce di Lucio Dalla. Negli anni poi ha collaborato con dei maestri della musica come Vasco Rossi.

È proprio insieme a Vasco Rossi che Curreri si è ritrovato a scrivere per altri artisti. Ha poi collaborato insieme a Carlo Verdone scrivendo le colonne sonore dei film “Borotalco” ed “Acqua e Sapone”, che sono dei classici della commedia romana.

Un gesto meschino che da vita a un brano fortunato

È la canzone con la quale gli Stadio hanno iniziato a fare musica e ad ottenere il loro primo successo. “Grande figlio di puttana” è un brano che ha fatto da colonna sonora al film di Verdone “Borotalco” e il cui testo è stato scritto da Lucio Dalla.

È una canzone giocosa e grintosa, il cui testo potrebbe nascere da un aneddoto che sembra riguardare Lucio Dalla e un suo chitarrista. Sembra che durante le registrazioni di una canzone Lucio Dalla si sia avvicinato all’orecchio del chitarrista, per dirgli che la propria madre lo avrebbe lasciato di lì a poco.

Tutto ciò per eseguire in modo impeccabile ed emozionante! Per questo quindi nasce “Grande figlio di puttana”.

Una colonna sonora di un classico della comicità romana

Nasce dalla collaborazione con Vasco Rossi ed è la colonna sonora del film “Acqua e sapone” di Carlo Verdone. Appartiene al 1984, l’anno in cui è uscito il celebre film dell’attore ed è un brano che ancora oggi viene trasmesso nelle radio e che in molti ricordano.

“Acqua e sapone” è una canzone che ha un ritmo che rimane fisso nella testa e che racconta della donna e dei suoi comportamenti. Si pensa che sia una persona talmente complicata che imparando a capirla e a scoprirla si può arrivare a comprendere una buona parte del mondo.

Un malinconico ma romantico discorso di un padre

È una delle ultime canzoni degli Stadio, ma è anche una delle più romantiche e famose, che ha trionfato al Festival di Sanremo nel 2016.

Un giorno mi dirai” è un brano malinconico ma comunque sia grintoso, nel pieno stile degli Stadio. Parla probabilmente del discorso che un giorno un padre decide di fare alla propria figlia. Le racconta di aver rinunciato alla propria felicità per poterla proteggere e stare accanto, ma al tempo stesso le promette la sua costante presenza, quando lei avrà bisogno di lui, soprattutto nei momenti di sofferenza.