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Torrita Tiberina, borgo nella Valle del Tevere con la villa di Agrippina

foto di: Immagini prese dal web

Nella Valle del Tevere si trova il piccolo borgo di Torrita Tiberina, dove è sepolto l’ex presidente del Consiglio Aldo Moro e la madre di Nerone aveva costruito una villa per rilassarsi

Torrita Tiberina e la sua storia, dalle prime menzioni al ‘900

Torrita Tiberina è un borgo che si trova nella Valle del Tevere, nella città metropolitana di Roma. Nel suo comune si trova un’area archeologica, chiamata Colli della città, che testimonia l’insediamento antico della zona. Una delle prime menzione del suo nome è inserita nel documento datato 747 di una donazione ai monaci benedettini. Non si hanno poi molte notizie storiche del paese, se non che all’inizio del ‘900 fu teatro di un’agitazione operaia, durante la costruzione del ponte a Montorso sul Tevere ci fu un’agitazione operaia, e che nella località soggiornava Aldo Moro, l’ex presidente del Consiglio che è stato sepolto nel cimitero del paese.

La villa di Agrippina e il palazzo baronale di Torrita Tiberina

Dove oggi sorge la Villa Baldacchini, un tempo esisteva la villa romana conosciuta come Bagni di Agrippina, di proprietà della madre di Nerone, che era solita soggiornarvi per avere ristoro all’interno della piscina che affaccia sulla Valle del Tevere. La villa conserva ancora parte della piscina, visibile nell’attuale giardino, così come il muro e due cisterne usate per la raccolta di acque piovane. Il palazzo baronale è datato XII secolo, con la famiglia Savelli che trasformò l’originaria torre di segnalazione in fortezza con cinta muraria, fossato e ponte levatoio.

Torrita Tiberina e le due chiese che ospita

All’interno del piccolo borgo si trovano la chiesa di Santa Maria del Monte, risalente all’XI secolo, di dimensioni ridotte e che conserva una tela e affreschi risalenti alla sua costruzione, e la chiesa di San Tommaso, la principale del paese, che ospita due confraternite e la parrocchia annessa, nel centro storico del paese. Al suo interno conserva le tele del Pinturicchio e del Maratta, oltre un tabernacolo in marmo del 1500.