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Un giro mangereccio per i dintorni di Roma

foto di: Immagini prese dal web

Con la scusa di scoprire un nuovo posto si può anche cogliere l’occasione per testare un piatto nuovo, tipico di un paese o di una città, per poter assaporare tutta la tradizione del Lazio e scoprire al meglio questa regione.

Il trionfo dei sapori di Allumiere

Non sempre è necessario andare lontano per scoprire qualcosa di nuovo. A volte basta anche prendere la macchina e allontanarsi di un’oretta dal caos quotidiano e dal traffico della città per immergersi nel verde della Tuscia. È una zona piena di paesini tutti da visitare come ad esempio Allumiere. Quest’ultimo è un piccolo borgo dall’aria incantevole nel quale godersi una piacevole passeggiata e mangiare una buona scodella di acquacotta, in modo particolare a luglio, durante la sua sagra. In quel periodo dell’anno il silenzioso paesino prende vita e si riempie di gente, musica e cibo della tradizione, tra cui la stessa acquacotta.

È un piatto che va molto in voga sia nel Lazio che in Toscana ed un tempo era perfetto per dare energia ai contadini che tornavano dai campi dopo una dura giornata di lavoro. Si prepara con diverse verdure che vengono cotte tutte insieme in un pentolone con l’acqua, il sale e delle uova in camicia. Si serve infine con del pane croccante che possa assorbire tutti i succhi delle verdure. È quindi un piatto davvero saporito che durante la festa viene servito a volontà insieme a tante altre pietanze, come ad esempio la pizza brodosa, a base di zucchero, ricotta e cannella.

Ad Allumiere merita una visita anche la Tenuta Farnesiana, un piccolo borgo contadino al cui centro si trova un’antica chiesa gotica che un tempo era stata abbandonata ma che oggi conserva un’aria davvero suggestiva.

Il timballo di Anagni che avrebbe fatto impazzire il Papa

Chi vuole rimanere invece ancora più vicino a Roma può fare una visita ad Anagni, la città dei papi. Nella storia è stata una cittadina davvero importante, nella quale ha vissuto anche Bonifacio VIII, uno dei papi più discussi di sempre.

Oggi Anagni è un luogo ricco di fascino e lo è in modo particolare il suo centro storico, che conserva ancora la bellezza di un tempo. Durante i giorni di mercato si riempie poi di gente, di colori e di profumi, diventando particolarmente vivo. Merita quindi assolutamente una passeggiata.

Ad Anagni poi si può visitare il Palazzo della Ragione, al quale si può entrare solamente passando attraverso un grande porticato che conduce negli enormi stanzoni della costruzione, che oggi sono usati per celebrare cerimonie ed eventi importanti. Da non perdere assolutamente è poi il Palazzo di Bonifacio VIII, il famoso edificio all’nterno del quale Bonifacio VIII è stato schiaffeggiato da un suo mercenario con il famosissimo “schiaffo di Anagni“.

Anagni è quindi una cittadina tutta da vedere, all’interno della quale è obbligatorio poi un assaggio del timballo alla Bonifacio VIII. È un piatto che è stato realizzato in onore del Papa molto tempo dopo la sua morte ma di cui tutti vanno matti. Persino il Papa che era una buonissima forchetta lo avrebbe amato. È uno scrigno di fettuccine riempito con polpette, ragù ed avvolto nel prosciutto. Un trionfo della carne.

Rocca di Papa ed i suoi ciambellini

Vicino a Roma si trova anche Rocca di Papa, una cittadina dall’aria misteriosa che si erge nel cuore del parco dei Castelli Romani. È davvero rinomata per i suoi ciambellini, dei piccoli dolci che durante i matrimoni si usano come bomboniere. Prepararli è davvero facile: si realizzano con pochi e semplici ingredienti come la farina, l’olio, il vino e lo zucchero e sono favolosi se inzuppati in un bel bicchiere di rosso.

Potrebbe essere lo spuntino perfetto da consumare durante una visita a Rocca di Papa e alla fortezza che dona il nome alla cittadina. In cima alla città si trova un’antica costruzione appartenuta al Papa che oggi è aperta il pubblico. Regala una certa atmosfera mistica ed è incantevole da fotografare.