La Fontana della Botticella, il simbolo di un mestiere e di un vecchio porto
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In provincia di Rieti si trova il borgo di Cantalupo in Sabina, di origine medievale, dal ricco patrimonio culturale con edifici pubblici e chiese dal forte valore storico e culturale
Cantalupo in Sabina è un suggestivo borgo che ospita al suo interno il palazzo-museo, adagiato sui contrafforti che dividono i torrenti Aia e Galantina, negli oliveti tra i Monti Reatini e il fiume Tevere. L’origine del nome è incerta ma la leggenda narra che ci fosse un lupo che stanziava su una collina del paese e che ululando sembrava cantare mentre l’ipotesi più realistica è che derivi dall’unione di due centri abitati Chantia e Lugo nella fase della costruzione del Castrum.
Il territorio durante l’epoca romana era interamente costellato di ville rustiche residenziali e fu intorno a queste stesse che nel Medioevo sorse un centro che, dopo le invasioni barbariche, si spostò nel punto più alto fondando il castello, citato per la prima volta nel 1037. Il borgo si ampliò nel corso dei secoli e il castello si trasformò in palazzo residenziale con il governo di vari signori. Ad avvenuta unificazione d’Italia Giovanni Battista Camuccini, figlio del pittore neoclassico Vincenzo, acquista il patrimonio dell’ex feudo e trasforma il Palazzo in un museo.
Il paese conserva un immenso patrimonio culturale tanto che si definisce un museo all’aperto. Dalla Porta Maggiore, la principale del paese, in cui sono costituite due statue dedicate alle divinità Mercurio, sulla sinistra e Minerva sulla destra, simbolo della città e in marmo bianco al Palazzo Camuccini, di epoca rinascimentale, edificato. Il Palazzo Camuccini è invece di epoca rinascimentale e fu edificato dal cardinale Pier Donato Cesi sui ruderi della Rocca dei S. Eustachio e dei Savelli e che ospita la stanza dove pernottò Giuseppe Garibaldi prima della battaglia di Mentana.
Nel territorio comunale sono numerose anche le chiese, per la maggior parte piccole ma maestose, alcune sono molte antiche, altre recentemente ristrutturate, poste all’interno del paese o nel verde della natura. La più imponente e conosciuta è quella principale che si trova proprio accanto al Palazzo Camuccini, si tratta della chiesa dedicata Maria SS. Assunta in Cielo, a una sola navata, a pianta ovale con abside semicircolare. Il pavimento a mattoni rossi, risalente all’ultimo restauro, ha coperto le preesistenti pietre sepolcrali con relative iscrizioni.
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