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Vicino Roma, Colle San Magno e il suo suggestivo centro storico medievale

foto di: Immagini prese dal web

Colle San Magno è un borgo della Ciociaria di origine medievale con un grazioso centro storico fatto di vicoli suggestivi e di palazzi di varie epoche, scopriamo la storia e i luoghi più affascinante di questo paese

Colle San Magno, la sua fondazione e a chi deve il nome

Colle San Magno è un piccolo borgo in provincia di Frosinone, il cui nome si riferisce a Magno di Anagni, santo e martire della Chiesa, a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla diffusione del credo cattolico nel Lazio meridionale. La sua fondazione è datata XI secolo da parte di un gruppo di abitanti di Castrum Coeli, castello situato sul Monte Asprano. Di questo oggi restano alcuni tratti della rocca con poche torri. Nel 1300 fu costruita la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, luogo di culto per gli abitanti anche del nucleo di Palazzolo e per ricordare l’importanza storica di questo plesso ogni Pasquetta è celebrata l’Inchinata delle Madonne.

Colle San Magno, la sua storia recente e la sua struttura urbana

Nella sua storia più recente, prima dell’Unità d’Italia, Colle San Magno è stata possedimento dei Marchesi D’Avalos, del duca di Sora Giacomo Boncompagni e del Regno di Napoli dal 1796 per volontà di Ferdinando I. Colle San Magno ha una struttura urbana che racconta la sua millenaria storia, dalla Torre Civica alle costruzioni cinquecentesche, ai palazzi baronali fino agli edifici più contemporanei. Il centro storico è per lo più di medievale e si sviluppa intorno alla torre dell’antico palazzo, edificata nel XIII secolo e ristrutturata dopo il terremoto del 1984.

Colle San Magno, la piazza e la fontana neo-imperiale

Oggi Colle San Magno è circondato da imponenti mura e dalle torri volute dai signori di Aquino. Nei suo vicoli è possibile imbattersi in angoli suggestivi su cui si aprono archi trecenteschi. La piazza principale, piazza Umberto I, accoglie la fontana artistica del 1928, realizzata assieme alla costruzione dell’acquedotto comunale. Di chiaro stile neo-imperiale, la decorazione principale è costituita dai fasci littori e dall’iscrizione che riporta la data del sesto anno dell’era fascista.