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Nella Sabina si trova il delizioso borgo di Cottanello, amato dai turisti per i sentieri perfetti per il trekking e per la bellezza architettonica dei suoi edifici, dalla villa romana all’Eremo di San Cataldo
Cottarello è un piccolo borgo che sorge sul cucuzzolo di una collina verdeggiante ricca di olivi, siamo in provincia di Rieti nel cuore della Sabina e il paese conserva quasi completamente l’aspetto fortificato del 1100 conservando due cinte murarie. Il comune conta poco più di 500 abitanti che vivono in quest’incantato scorcio a circa 300 m di altezza. Nonostante le dimensioni ridotte, il paese è oggetto di turismo, sia per i diversi sentieri tracciati che consentono attività di trekking nel periodo estivo, sia per la bellezza architettonica dei suoi edifici.
Infatti attira molti visitatori ad esempio la villa romana, in località Collesecco, a circa un km dal centro storico di Cottanello. Venne edificata negli ultimi decenni del I secolo d.C. su di una preesistente struttura di età repubblicana. Oggi è un sito archeologico affidato ad alcuni volontari della Pro Loco che agiscono in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio.
La zona, una località collinare coltivata a ulivi e pascolo, fu gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale: nel giugno 1944 i tedeschi in ritirata fecero saltare un enorme deposito di proiettili predisposto a scopi difensivi; la devastazione fece emergere diversi frammenti di reperti archeologici che, appena qualche anno più tardi, vennero indagati e analizzati con discrezione e passione da alcuni volontari. Non esistono nemmeno riferimenti scritti in merito alla villa poiché tutta la documentazione storica di Cottanello andò persa nell’incendio del 1799, appiccato dalle truppe francesi di Napoleone per punire il paese rimasto fedele alla Chiesa.
Degno di una visita anche l’eremo di San Cataldo, un piccolo oratorio incavato nella roccia granitica alle pendici di una montagna, sempre poco fuori dal paese. È annoverato tra i monumenti naturali della regione Lazio e fu rifugio e luogo di preghiera dei frati benedettini residenti nell’abbazia di Farfa, da cui si allontanavano a volte per darsi alla contemplazione e alla predicazione nel territorio di Cottanello. A loro vengono attribuiti gli antichi affreschi che ne abbelliscono le pareti, dipinti fra il XII e XIII secolo.
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