Vicino Roma, Foglia, dalla necropoli pre-romana alle caratteristiche vie del centro | Roma.Com

Vicino Roma, Foglia, dalla necropoli pre-romana alle caratteristiche vie del centro

Foglia è un piccolo borgo della Sabina, di origine pre-romana, con una necropoli del IV secolo, la rivelante chiesa di Santa di Santa Maria Assunta e un panorama che affascina i visitatori

Foglia, le sue antiche origini e le ipotesi sul nome

Nel comune di Magliano Sabina in provincia di Rieti si trova la frazione di Foglia, insignito del titolo di uno dei borghi più belli d’Italia. Il toponimo ha due diverse interpretazioni e origini, la prima farebbe derivare il suo nome da Fauna, moglie di Fauno, divinità dell’Antica Roma, mentre l’altra dalla città di Troilo, in quanto una ceramica rinvenuta in zona riporta il nome della città dei Falisci distrutta dai Romani, che commerciava con la città eterna olio e vino, prodotti principali tutt’oggi del territorio intorno al paese.

Foglia, dalla necropoli al dominio degli Orsini

Fu rinvenuta la necropoli, risalente al IV secolo a.C. che oggi è occupata dalla chiesa di Santa Maria e in cui vi sono molte tombe scavate nel tufo, poi divenute cantine. Nel 1198 il castello di Foglia passò sotto i domini della Chiesa dopo essere stato per più di cinque secolo possedimento dell’Abbazia di Farfa. Nel 1241 fu distrutto nel corso del conflitto fra Roma e Viterbo e fu poi restaurato sotto il controllo degli Orsini, tra cui il pontefice Nicolò III.

Foglia, dal panorama alla chiesa di Santa Maria Assunta

Da piazza Castello, cuore del borgo, si irradiano le vie di collegamento e d’ingresso, l’accesso avviene attraverso un arco con un primo tratto in discesa e poi una risalita fino alla chiesa di Santa Maria Assunta, che costituisce la parte terminale del palazzo Orsini e ritenuta dalla tradizione locale il luogo di ritiro di santa Serena, moglie dell’imperatore romano Diocleziano, nel cui interno sono conservati una tela della Madonna del Rosario di Sebastiano Conca e il sepolcro di sant’Isterio, donato da Giacomo Gregorio De Rossi. Da questo punto il panorama mostra l’Autostrada del Sole, la ferrovia Roma-Firenze, il fiume Tevere, il profilo del Monte Soratte e, in lontananza, i monti Sabatini e Cimini.

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