Alla scoperta dei dintorni di Università La Sapienza
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Per la rubrica “A mezz’ora da Roma” vogliamo segnalarvi e portarvi alla scoperta delle Marmore, le cascate avvolte nella verde Valnerina, considerate Patrimonio dell’Unesco.
Le cascate delle Marmore sono un luogo dal grande fascino e si trovano vicino Terni, a soli 40 minuti da Roma.
Nascono nel 271 A.C. con il nome di canale Cavo Curiano, con lo scopo incanalare l’acqua che proviene dal fiume Velino e controllarne il flusso, e si gettano nel monte Marmore per un’altezza di oltre 160 metri. Finiscono poi nelle acque del fiume Nera, intorno al quale si estende la valle Valnerina.
Le cascate oggi sono divise in tre salti, realizzati nel 1790, e si trovano all’interno di un grande parco, il quale è diviso in 2 parti, una inferiore ed una superiore, in cui è possibile fare delle escursioni persi nella natura.
Oggi le Marmore sono considerate come Patrimonio dell’Unesco e come una zona protetta, per la fauna e vegetazione che ospitano. All’interno del parco si trova infatti una ricca varietà di piante che vanno dall’era preistorica ad oggi ed anche numerose specie di uccelli, alcune delle quali sono uniche in Italia, come ad esempio la ballerina bianca, che costruisce il proprio nido nelle case vicino la cascata.
Dagli anni 20 del ‘900, le cascate producono poi l’energia idroelettrica alle centrali, di conseguenza il loro flusso viene regolato continuamente a seconda delle esigenze.
Le Marmore vengono chiamate come le cascate degli innamorati, per le leggende che girano intorno alle loro origini ma soprattutto per il balcone, detto anche questo degli innamorati, che si trova in una delle loro grotte naturali.
È una terrazza suggestiva, che si trova dentro il primo salto della cascata. Un luogo fresco, dall’atmosfera romantica, perfetto per gli amanti ma anche per rinfrescarsi. Per entrarci però, bisogna munirsi di un impermeabile, se si vogliono evitare degli spruzzi d’acqua, dato che ci si trova all’interno di una cascata.
Il balcone viene considerato degli innamorati a causa di una leggenda che racconta della nascita della cascata. Si narra della ninfa Nera, che era innamorata dell’umano Velino. L’amore tra una divinità ed un umano non era però concesso agli occhi degli dei, per questo motivo Giunone aveva fatto trasformare Nera in un corso d’acqua. Di conseguenza il povero Velino per ricongiungersi alla sua amata, si era gettato nel Nera dal monte Marmore e Giove per salvarlo, aveva trasformato anche il ragazzo in un corso d’acqua.
La religione cristiana preferisce chiamare la cascata come il luogo degli innamorati in onore di San Valentino, protettore dell’amore e patrono di Terni.
Le cascate si trovano nel bel mezzo della Valnerina, una vallata attraversata dal fiume Nera nella quale è possibile fare tante cose come il rafting, le arrampicate ed il torrentismo; l’ideale per gli appassionati dello sport estremo.
Gli amanti delle escursioni invece vanno pazzi per la Greenway del Nera, una serie di sentieri che si possono percorrere intorno al fiume in sella ad un cavallo, ad una moto oppure semplicemente a piedi. La Greenway contiene circa 16 sentieri, ognuno dei quali porta ad un luogo speciale, che può essere un santuario benedettino oppure una vecchia ferrovia, come quella di Spoleto.
La valle poi è circondata dai paesini medievali, come Arrone e Stroncone, i cui borghi hanno dei bellissimi scorci nel verde. Arrone in particolare è totalmente avvolta dal fiume, che si può vedere dal castello in cima alla cittadina.
Chi cerca un po’ di relax può andare invece al lago di Piediluco, che è vicinissimo alle cascate e nel cuore dalla natura. Un luogo perfetto per prendere il sole nelle spiaggette attrezzate intorno alla riva oppure per godersi delle piacevoli passeggiate.
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