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A mezz’ora da Roma: Subiaco

foto di: Immagini prese dal web

Per la rubrica “a mezz’ora da Roma”, vi segnaliamo oggi un borgo mistico a soli 40 minuti dalla capitale ma che vi immergerà al tempo stesso nella natura. Amanti del trekking e della storia, segnatevi il nome di Subiaco.

Il borgo medievale di Subiaco

Subiaco è una piccola cittadina medievale che si trova immersa nella Valle dell’Aniene e che oggi è considerata come uno dei più bei borghi d’Italia.

Alla cima della città di Subiaco si erge la rocca abbaziale, che in passato è stata abitata dai Borgia. Si tratta di una struttura nata con lo scopo di difendere l’abbazia di Santa Scolastica che nasce con uno stile medievale che negli anni però subisce diverse modifiche nel tempo tra cui l’eliminazione delle prigioni e l’aggiunta di un enorme orologio, tuttora presente.

Al suo interno, la rocca ospita il museo della carta e della stampa e gode della splendida vista della valle.

Poco fuori dal borgo di Subiaco si trova invece la Chiesa di San Francesco, costruita nel 1327, che conserva gli altari in legno e dei quadri della pittura. Un’altra chiesa presente nel centro storico di Subiaco è la Chiesa di Sant’Andrea, che nella seconda guerra mondiale è stata devastata ma in seguito ricostruita da Floriano Di Fausto. Insieme al monastero di Santa Scolastica queste chiese vengono considerate tra le più belle d’Italia che appartengono al periodo neoclassico.

Il monastero di Santa Scolastica, il più antico dell’ordine benedettino

Tra le cose da non perdere di Subiaco, vi è sicuramente il monastero benedettino di Santa Scolastica, fondato da San Benedetto da Norcia ed attualmente l’unico rimasto dei tredici da lui fondati.

Si erge sul Monte Taleo, ad est della cittadina e custodisce la grotta nella quale secondo le leggende, San Benedetto si era andato a ritirare per 3 lunghi anni.

È un luogo di contemplazione, nel quale si respira un’aria mistica e viene chiamato come “valle santa” in quanto si trova nel mezzo della Valle dell’Aniene.

La sua struttura è formata da diversi edifici, tutti realizzati in periodi diversi, ognuno dei quali viene chiamato con lo stile con il quale è strato costruito. All’ingresso del monastero, vi è poi iscritto il famoso detto di San Benedetto, “Ora et labora”, prega e lavora, che è divenuto poi un mantra tra i monaci.

Il monastero contiene anche la prima tipografia italiana, inserita da due chierici tedeschi A. Pannartz e C. Sweynheym allievi di Gutemberg, l’inventore della stampa, che permettono di arricchire la biblioteca di libri dall’enorme valore.

Cosa vedere fuori da Subiaco e cosa mangiare

Subiaco si trova vicino ai resti della villa di Nerone ed ai laghetti artificiali da lui edificati, dai quali la cittadina prende il nome.

Si trova poi nel mezzo dei Monti Simbruini, un parco che si trova al confine tra il Lazio e l’Abruzzo, ricco di foreste di querce e radure, nel quale è possibile fare delle lunghe escursioni avvolte nel verde.

A pochi chilometri della città vi è poi l’impianto sciistico La Monna, dotato di 6 piste, adatte a tutti e perfette per poter trascorrere una piacevole giornata sulla neve.

Subiaco è infine caratterizzata per i “frascaregli” degli gnocchetti di farina bianca e per i “pappaciucci”, una zuppa tradizionale di cavoli neri lessati, pizza di granturco e pane duro. Delle pietanze perfette per ricaricarsi dopo una lunga passeggiata immersa nelle montagne delle valli e nella storia.