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Ci avete mai pensato a quanti posti di Roma hanno la parola “Monte” nel nome? Noi si! D’altra parte, si sa Roma non ha solo sette colli e chissà quanti “monti” nasconde! Qui sotto un breve catalogo, tutto da sbirciare!
Adagiata sulla riva destra del Tevere, l’altura di Monte Mario pare abbracciare dall’alto tutta la città. Non a caso proprio qui si trova il famoso osservatorio di Roma, dal quale svetta sublime il profilo architettonico della città più bella del mondo. Attraversato dalla Trionfale, di Monte Mario fanno parte tre quartieri: quello Trionfale, quello Della Vittoria e Primavalle. Il panorama da quassù è mozzafiato: nulla da invidiare al Pincio e al Gianicolo. Sull’origine del nome aleggiano ancora molti dubbi: sebbene molti lo riferiscano al “mare“, per via della presenza di fossili di conchiglie o perché da certi punti si può scorgere la vasta distesa salata, altri credono derivi dal nome del proprietario, Mario Mellini, della villa divenuta sede del Museo Astronomico e Copernicano di Roma. Non manca poi chi lo associa al termine utilizzato in epoca Medievale per indicarlo, Monte malo o Montemalo, indicando il punto, in cui sarebbe avvenuta l’uccisione di un membro della famiglia baronale dei Crescenzio. Qualsiasi sia la verità, una cosa resta certa: la vista da questo monte vi lascerà di stucco, così come qualche suo particolare ospite.
Poco più in là e restando in tema di vedute da urlo, si arriva alla zona di Monteverde e al suo Gianicolo. Chiamato così, per via della composizione tufacea delle sue rocce tendente, appunto, al verdognolo, Monteverde (vecchio e nuovo, conosciuto pure come quartiere Gianicolense) è un quartiere ricco di storia e di rimandi al passato. Tra le sue bellezze si può annoverare la meravigliosa area verde di Villa Doria Pamphilj, ovviamente la vista romantica del Gianicolo e Villa Sciarra.
Disteso lungo le sponde dell’Aniene (che a Roma mica c’è solo er Tevere!) il quartiere di Montesacro è noto in particolare per la sua posizione lungo l’asse di vi Nomentana, una delle strade più trafficate e importanti di Roma. Vi incuriosirà sapere, che proprio qui si accampò Garibaldi durante la spedizione per la Liberazione di Roma. Racchiudendo in sè, Città Giardino e Talenti, di Montesacro fa parte anche Piazza Sempione nota, se non altro, per il concertone del 2 Giugno, ogni anno dedicato all’artista Rino Gaetano. In antichità, era qui che venivano gli àuguri romani, sacerdoti addetti all’interpretazione del volo degli uccelli, con lo scopo di predire fortune o sciagure della città (da questa sacralità, probabilmente il nome di Montesacro)
Conosciuta da molti come Borgata Fogaccia, la frazione Montespaccato si estende fra tra la via di Boccea e la via Aurelia, a ridosso del GRA di Roma. Gli abitanti del quartiere suddividono colloquialmente la zona in tre parti: Monte (l’anello di via Enrico Bondi e via Antonio Pane), Valle (la valle che percorre la via Cornelia) e Caserma (la zona intorno a Largo Re Ina dove ora c’è la caserma dei Carabinieri, una volta casa del Fascio).
Ultimo, non per importanza, il centralissimo Monti. Ubicato tra i Fori imperiali e Termini, il primo rione di Roma può vantare da sempre una posizione strategica, a due passi da ogni celebre monumento romano. Con il termine li monti, nel Medioevo, si indicava questa vasta zona, poco abitata, e spalmata su tre dei (non) sette colli: Esquilino, Viminale, e parte del Quirinale. In epoca romana, era la zona più popolata della città, per via della sua centralità e, non a caso, qui si possono trovare i maggiori patrimoni culturali di Roma. Orientativamente, dalle zone di intensiva urbanizzazione ottocentesca (quella tra il Viminale e il Quirinale, con via Nazionale, e tutta l’edilizia di via Cavour e via Merulana) al parco archeologico costituito da Colle Oppio, Colosseo, Ludus Magnus (la “palestra” dei gladiatori), Foro di Nerva, Foro e Mercati di Traiano.
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