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Animali fantastici e dove trovarli? A Roma!


Vezzo naturalistico della città di Roma? La presenza dei cinghiali affascina e spaventa: ma perché queste curiose apparizioni cittadine? 

 I cinghiali di Roma

Se pensavate di averle viste tutte, allora non vi siete mai trovati faccia a faccia con un cinghiale in pieno caos cittadino! Da qualche anno, infatti, Roma può vantare (?) la presenza di questi curiosi animali selvatici fra le sue strade, le sue viuzze e i suoi quartieri. Non a caso, Max Pezzali, nel brano In questa città, molto amato dai romani, perché spaccato di quotidianità della Capitale, scrive: “chissà se stasera incontro il mio amico cinghiale, che non è un soprannome è proprio l’animale“. Può sembrare surreale, ma è tutto vero: questi particolari abitanti frequentano indisturbati, ormai da tempo, alcune zone di Roma.
È vero, come racconta il cantautore, hanno gli occhi tristi e rivolti verso il basso, non sembrano aggressivi, per lo meno, finora non lo sono stati. Tuttavia, sarà per la strana circostanza, incutono sempre un po’ di paura in chi li osserva per la prima volta: i cittadini non sono abituati a certi eventi “campagnoli”, diciamo così. Numerosi, in particolare a Roma Nord, sembrano esser diventati veri e propri animali domestici, a cui donare qualche avanzo dalla tavola; alcuni, addirittura, scodinzolano alla vista di qualcuno, dando l’idea di essere davvero innocui coinquilini, con cui dividere il quartiere.

“Hakuna matata”, dai!

Così, uno spaccato di natura selvaggia girovaga allegramente per le strade, soprattutto al calar del sole, quando è buio e tutt’intorno regna il silenzio. Piccoli Diabolik pelosi, dalle sembianze del celebre Pumbaa, escono fuori all’improvviso approfittando della tranquillità notturna, pronti a scovare qualche leccornia in giro per l’Urbe. Non diteci di non aver amato il Re Leone? Chi non l’ha visto? Esattamente come nel cartone Disney, allora, e muovendosi al ritmo delle due magiche parole “Hakuna matata“, i cinghiali gironzolano piacioni in una “frenesia senza pensieri”, dando realmente vita al “chi vorrà vivrà in libertà” del famoso motto.
Che entrino dentro Roma per ammirarne le bellezze? Che siano provvisti di un alto senso estetico? Chi può dirlo! Quel che è certo, comunque, è che siano affamati – continuamente affamati! -. Il loro posto preferito è rappresentato, infatti, dai cassonetti della spazzatura, senza disdegnare, anche, le attenzioni di qualche passante, un po’ più coraggioso rispetto agli altri, che riesce ad avvicinarli con l’intento di gettargli qualche gustosa prelibatezza. Insomma, come non mangiassero da mesi, questi simpatici animaletti dal corpo tondeggiante, gravitano attorno a dovunque ci sia del cibo.

Lo zoo è intorno a noi

In altre parole, se pensavate di dovervi recare al Bioparco per ammirare suggestivi esemplari animali, non vi resta che farvi qualche giro dalle parti della Riserva Naturale dell’Insugherata, altezza Trionfale, nei pressi del Parco di Veio, dove, probabilmente da Viterbo, giungono in gita a Roma i gruppetti di cinghiali. Non mancano gioiose scampagnate anche dalle parti della Camilluccia, altra zona verde della città o nel quartiere Aurelio dove, branchi dondolanti, sono stati visti passeggiare a settembre, arrivando a colonizzare persino i giardini condominiali, in cerca di riparo. Un’ondata di musi grugnanti alla riscossa! Ovviamente non conoscendo bene le dinamiche cittadine, questi animali arrivano spauriti, senza sapere cosa fare, dove andare, creando pasticci e confusione, perciò sono molte le lamentele. “Non possono essere i nuovi gatti di quartiere!” grida qualcuno, in riferimento ai noti felini di Largo di Torre Argentina. Ma le soluzioni tardano ad arrivare e quelle che arrivano sono fallimentari. Molti romani, ormai, attuano la pratica del barricarsi in auto di fretta; altri tentano la strada del chiudersi in casa, mentre i cinghiali continuano a scorrazzare confusi per le vie.
E, in questa assurda irreale situazione, simile ad un’estenuate guerra fredda, le fazioni (non) schierate sono due: da un lato le persone spaventate in fuga; dall’altro i cinghiali che, con sguardo sperso, più che animali spaventosi sembrano stravaganti viandanti in cerca di una casa!