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Chiamarli “miracoli” non sarebbe neanche così strano, visto il luogo in cui avvengono: le illusioni ottiche di Piazza San Pietro sembrano veri e propri fatti inspiegabili! Avete mai sentito parlare, poi, della “Spina di Borgo”?
Se Roma è la capitale del mondo, Piazza San Pietro, il mondo, lo ospita di certo. Per i numerosi turisti, che in qualsiasi stagione vengono a visitare la città, la Piazza è da sempre al primo posto, tra le mete da raggiungere, e non è difficile capirne il perché.
Oltre la motivazione strettamente religiosa – di Papa ne esiste uno solo e abita a Roma – la bellezza di Piazza San Pietro è per tutti indiscutibile. Progettata da Gian Lorenzo Bernini, infatti, la sua architettura circolare lascia di stucco chiunque ci passi, come se restare esterrefatti fosse l’unica reazione possibile, di fronte a cotanta magnificenza. Per non parlare della Cupola! Su disegno di Michelangelo, “er cupolone” più famoso al mondo padroneggia da secoli lo skyline del panorama romano, sorprendendo ogni volta con la sua maestosità.
Ma voi eravate a conoscenza delle illusioni di Piazza San Pietro studiate affinché la piazza potesse apparire ancora più suggestiva, agli occhi dei suoi osservatori? Proprio qui, dove batte introvabile il cuore di Nerone fra i sampietrini, s’affaccia di domenica il papa per la benedizione e svetta orgoglioso uno dei tredici obelischi di Roma, si nascondono almeno cinque stupefacenti illusioni ottiche, insieme a qualche piccola curiosità!
Tra le illusioni, una delle più note è legata sicuramente alle 284 colonne di Piazza San Pietro. Avete mai provato a mettervi al centro del colonnato? Se vi posizionate nel punto segnalato dall’incisione sul pavimento, improvvisamente le quattro file di colonne spariranno dietro una sola fila! E non finisce qui. Attraversando la piazza, le colonne sembrano avvicinarsi e allontanarsi, dando vita ad un movimento tutto da scoprire, grazie ad impeccabili studi di prospettiva e calcoli geometrici fatti ad hoc dal Bernini!
Puntando lo sguardo sull’ingresso, inoltre, verso la facciata della Basilica creata dal Maderno, si ha l’impressione che le colonne della porta principale siano di colore diverso. In realtà non è così: si tratta di un gioco di luci calcolato matematicamente. Oltre la particolare forma data alla facciata, infatti, le colonne sono convesse – anche questo è visibile soltanto avvicinandosi – ed è questa loro caratteristica a rendere possibile l’illusione della diversità cromatica.
Raggiungendo l’obelisco vaticano, proprio nel centro della Piazza, e mettendovi dietro di esso, ecco invece realizzarsi un’altra “magia”. Rivolgendovi alla facciata, noterete che i tre elementi della Cupola, la sfera dorata sulla cima e le due pietre miliari degli archi, formano un triangolo. A seconda del punto di osservazione, dovrebbe cambiare quest’immagine geometrica, ma non accade. Merito delle finestre con i lati inclinati, gli osservatori sono ingannati! Quell’inclinazione, infatti, fa percepire la cupola in movimento insieme a voi! L’illusione è che “si sposti” a destra o a sinistra tra le teste delle statue, seguendo il vostro sguardo!
Tra le curiosità, invece, sapevate che a San Pietro, prima della Piazza e della Basilica, sorgeva il Circo di Nerone? Proprio qui, infatti, esisteva un impianto per gli spettacoli, lungo circa mezzo chilometro. Corse di bighe, esibizioni circensi, esecuzioni cristiane (tra cui quella di San Pietro): questi gli eventi ospitati, per il divertimento dell’imperatore! Senza contare che, la zona non era mica così pianeggiante, anzi: qui sorgeva uno dei numerosi colli di Roma!
Infine vi stupirà sapere che, nonostante oggi sia semplice riuscire ad ammirare la cupola di San Pietro da Castel Sant’Angelo, percorrendo con lo sguardo via della Conciliazione, un tempo non era affatto così. Definito “Spina di Borgo”, al posto della via, fino agli anni ’30, sorgeva un quartiere dalla forma tutta particolare. Le abitazioni, infatti, procedevano ad incudine verso la Piazza (“a spina” appunto), creando un vero e proprio effetto sorpresa, perché soltanto uscendo dal dedalo di viuzze appariva all’improvviso la Cupola. Provate a chiedere ai vostri nonni!
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