Che Famo“Adagio”, la nuova poliziesca alternativa al cinepanettone di Natale
Esce con il natale alle porte, ma non è un cinepanettone, bensì un film molto più cupo, ovvero un poliziesco, che però dalle premesse si può già definire un capolavoro. Andrai a vedere “Adagio” al cinema?
Uscita del film
Il Natale è ormai alle porte e come vuole la tradizione chiunque si sta preparando ad accoglierlo con gioia. Le luci natalizie sono state accese, gli alberi si sono riempiti di addobbi e nei cinema sono usciti i primi cinepanettoni, quei film sul Natale da guardare in famiglia, che in qualche modo riescono sempre a strappare un sorriso oppure una risata.
L’uscita di “Adagio” è però un’eccezione alla regola. Non è un allegro film di Natale ma qualcosa di molto più cupo. È infatti un poliziesco, che è stato diretto da Stefano Sollima e che chiude il ciclo di film su Roma criminale.
Trama
“Adagio” è quindi il capitolo che pone la parola fine alla trilogia di film di Stefano Sollima su Roma criminale, ovvero “Romanzo Criminale – la serie” e “Suburra“.
Racconta la disavventura di Manuel, un giovane ragazzo che costretto a fare dei favori a dei poliziotti corrotti, decide di chiedere aiuto a tre uomini, ovvero agli unici sopravvissuti della banda della Magliana, che nel film vengono interpretati da tre attori eccezionali, ovvero da Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Toni Servillo, che recita anche il ruolo del padre di Manuel, Daytona.
Dalle premesse non bisogna quindi aspettarsi un film sul Natale, ma un duro poliziesco che segue la scia del successo dei due film precedenti della trilogia.
Roma sotto una nuova veste ma anche un film intimista
Nonostante esca al cinema nel momento più gioioso dell’anno, “Adagio” non è affatto un film giocoso. È però in grado di regalare delle forti emozioni, tanto che lo stesso regista lo definisce una pellicola “intimista”, quasi sentimentale.
Oltre a mostrare Roma come scenario del crimine, parla dei rapporti umani che ci possono essere tra due persone, in modo particolare tra un padre e un figlio. Per capirci qualcosa in più però bisogna andare a vederlo al cinema. Non è quindi qualcosa di felice, ma sicuramente non lascia le persone impassibili.