Caricamento...

Auguri a Valerio Mastandrea, personaggio poliedrico di Roma

foto di: Immagini prese dal web

Ha prestato la voce al protagonista di Strappare lungo i bordi, serie Netflix acclamata di Zerocalcare; ha prodotto uno dei film più belli degli ultimi anni e fa pure l’attore! Chi è Valerio Mastandrea?

Valerio Mastandrea, dal teatro al cinema

Sarà che è nato il giorno di San Valentino, ma Valerio Mastandrea fa innamorare pure i sassi! Personaggio poliedrico e tuttofare di Roma, questo attore, doppiatore, produttore, regista e volto della romanità vanta una carriera davvero impressionante. Ma chi è? E come arriva dal teatro al cinema? 
Valerio Marco Massimo Maria Mastandrea, classe 1972 nasce a Roma, debuttando nel 1993 a teatro. Dopo qualche apparizione sul piccolo schermo, a una serie di puntate del Maurizio Costanzo Show e di Quelli che…il calcio, si accorge quasi per caso di lui il regista Piero Natoli che lo vuole nella sua pellicola cinematografica Ladri di cinema, del 1994. Di qui, la carriera di questo attore romano sarà un vero fermento. Tra il 1998 e il 1999 Mastandrea conquista – letteralmente – il pubblico, grazie alla sua reinterpretazione del Rugantino, replicata ogni sera, e ogni sera col tutto esaurito. Nel 2010, invece, vestendo di nuovo i panni di un personaggio cinematografico, il figlio di Anna (Stefania Sandrelli) nel film La prima cosa bella di Paolo Virzì, Valerio Mastandrea vince il David di Donatello, come miglior attore.

Mastandrea regista, scrittore e doppiatore

Nello stesso anno, utilizzando lo pseudonimo di Saverio Mastrofranco, firma a quattro mani con Francesco Abate, il romanzo Chiedo scusa, edito per la casa editrice Einaudi.
Prosegue, poi, con la scrittura nel 2013, dando vita, insieme a Zerocalcare, alla sceneggiatura per il film live La profezia dell’armadillo, tratta dall’omonimo fumetto. La collaborazione col fumettista continuerà nel 2021 e Valerio Mastandrea doppierà il protagonista della commovente e acclamata serie Netflix Strappare lungo i bordi.
Se si parla di Mastandrea, inoltre, non si può non far riferimento alla sua carriera come produttore. È il 2015 quando partecipa e conclude il montaggio, dopo la morte dell’amico regista Claudio Cagliari, del film Non essere cattivo (2015). Probabilmente, una delle pellicole più belle degli ultimi anni, con interpreti di pregio come Alessandro Borghi e Luca Marinelli, rispettivamente Vittorio e Cesare nel film. E vogliamo parlare del protagonista Lele, che Mastandrea interpreta in Perfetti sconosciuti (di Paolo Genovese) e con cui vince il Nastro d’Argento nel 2016?

La scuola e i riconoscimenti

Valerio Mastandrea non si tira indietro neanche sul versante formazione, e dal 2011 fa parte del comitato scientifico della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté. Un polo formativo pubblico e gratuito, istituito dalla provincia di Roma, che oggi rappresenta un’eccellenza nel panorama del cinema italiano.
Impossibile, infine, enumerare tutti i riconoscimenti che questo incredibile personaggio romano ha ricevuto nel corso della sua carriera, che lo ha visto pure voce di alcuni audiolibri (come la Linea verticale, di Mattia Torre, del 2010), protagonista di alcuni videoclip musicali (dal Piotta ai Flaminio maphia, dai Tiromancino a Riccardo Sinigallia, dalla Banda Bassotti a Daniele Silvestri) e, ora, persino conduttore del programma Dinner Club insieme allo chef Cracco su Prime Video.
Insomma, tra le dieci candidature ai David di Donatello, di cui quattro vinte; le vittorie ai Nastro d’Argento e i Ciak d’oro, è davvero un onore per Roma aver dato i natali a Valerio Mastandrea e noi gli auguriamo i nostri migliori auguri!