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Cucina in affitto. Kytchen, la nuova frontiera del food delivery arriva a Roma

foto di: Immagini prese dal web

Questa settimana abbiamo intervistato Rami Salhi, Co Founder del progetto Kytchen, la prima cloud kytchen a Roma. Un concetto contemporaneo, nato negli Stati Uniti e ancora in divenire, prevede l’utilizzo di una postazione – co working –  da affittare per far partire il proprio progetto di ristorazione: affitto, cucino, consegno – a domicilio! Le cloud kytchen sfidano la contemporaneità, fornendo una scelta ampia in fatto di food delivery. Cerchiamo di capirne di più…

Ciao Rami, sei impegnato, insieme ad altri creator, nell’importare a Roma la novità assoluta del food business: le cloud kytchen. Come nasce l’idea di aprire Kytchen?

Ho vissuto diversi anni all’estero e orientato le mie scelte culinarie sul food delivery. In Italia il cibo d’asporto è per molto tempo rimasto fuori dal mercato, complice la ritualità del cucinare, tipicamente italiana. L’avvento della pandemia Covid-19 ha aperto le porte alla possibilità di pensare al food delivery come valida alternativa, riposizionando il take away e l’asporto come proposta qualitativa. A questo presupposto abbiamo pensato di addizionare la contemporaneità delle cloud kytchen: una realtà del tutto nuova in Italia – a Milano c’è Kuiri, una startup milanese  – qui a Roma saremo i primi.

Come funziona nello specifico Kytchen e che tipo di servizi offre?

Offriamo postazioni autonome e completamente attrezzate per diverse tipologie di cucine – etniche, regionali, speciali o anche portate specifiche. La nostra prima Kytchen sarà composta da 5 postazioni, ognuna differente dalle altre e fatta su misura per i nostri clienti. Siamo un supporto ai ristoratori nel food business, con noi è possibile avviare un brand, crescere ed espandersi – il tutto con un basso indice di rischio.

 

In pratica ci si può affittare uno spazio e cominciare a lavorare senza pensare a bollette, attrezzature, packaging…In quanto tempo è possibile entrare a far parte di Kytchen?

Il nostro modello prevede una finestra temporale di quattro settimane per entrare a pieno titolo nel nostro business. Al momento dell’accordo, il ristoratore stipula con noi un contratto dalla durata minima di sei mesi. Siamo un vero e proprio market test: affidandosi a noi, i ristoratori possono ottenere una valutazione qualitativa e quantitativa che prende in esame le capacità di un mercato di assorbire determinati prodotti.

 

Qual è la filosofia di Kytchen? 

Kytchen crede nella digitalizzazione del settore, dal punto di vista logistico e delle vendite: il nostro metodo si basa sull’innovazione, l’ottimizzazione dei costi e il rialzo della qualità. Il food business è tra gli investimenti con maggior probabilità di fallimento – noi stiamo provando a incrementare la probabilità di successo. Nei tre anni passati prima della pandemia, sono stati chiusi circa 10,000 ristoranti. La nostra filosofia risiede nella specializzazione e nell’efficienza, ma soprattutto nel basso rischio imprenditoriale.

Il vostro modello è decisamente all’avanguardia. Il mercato del food romano si prepara ad accogliere la prima Kytchen. Dove, come e quando?

A settembre 2021 apriremo in via Bellinzona 21 – 25, quartiere Trieste. Avremo cinque postazioni, ognuna differente e fatta su misura per i nostri clienti. Non posso svelarvi molto, posso dirvi però che abbiamo fatto un’attenta selezione degli imprenditori più in linea alla nostra filosofia. Ci impegneremo nel fornire ai nostri partner la migliore esperienza possibile assicurando loro il successo.

Progetti per il futuro?

Per il momento ci concentriamo sulla prima location, qui nella città eterna. In prospettiva abbiamo intenzione di azionare il nostro piano di crescita – sia di location che di servizi.

 

Grazie e buona fortuna.

 

Sara Matteucci