Il curioso caso della palla di cannone della Fontana di Trinità dei Monti | Roma.Com

Il curioso caso della palla di cannone della Fontana di Trinità dei Monti

È una fontana molto semplice ma custodisce dei dettagli e delle storie che la rendono leggendaria, oltre che iconica. L’hai mai notata?

Nel cuore di uno dei punti più scenografici della città

Si trova al cospetto dell’Accademia di Francia di Villa Medici e a pochissimi passi dalla terrazza del Pincio, in pratica in uno dei punti più scenografici della città, le cui vedute attirano sempre un gran numero di visitatori.

È una fontana del 1589 che è stata realizzata dall’architetto Annibale Lippi e commissionata dal Cardinale Ferdinando de Medici, lo stesso che qualche tempo prima ha acquistato l’intera attuale Villa Medici con lo scopo di trasformarla in un piccolo tempo dell’arte. A differenza di ciò che potrebbe far pensare il nome del posto in cui si trova, non è però una vasca sfarzosa.

È in realtà piuttosto sobria, ma ha un dettaglio che ricorda alcune storie che hanno del leggendario. Una palla di cannone.

Semplice ma iconica

Quella di Villa Medici è una fontana talmente semplice che all’occhio di chi la osserva risulta addirittura scarna. È semplicemente una grande coppa che al suo interno contiene una palla di cannone in marmo, dalla quale zampilla l’acqua che riempie la vasca.

Secondo la tradizione però questa palla di cannone è stata inserita nella fontana in seguito a degli eventi che hanno del leggendario, dato che prima di lei c’era un giglio dei Medici a fare da decorazione. Fatti che chiaramente hanno a che fare con delle palle da cannone.

Alcune vicende che hanno del leggendario

Ci sono alcune simpatiche leggende che ruotano intorno a delle palle da cannone e che hanno a che fare sia con la Villa Medici che con la Regina Caterina di Svezia, una donna molto fedele alla religione cattolica, che dopo aver abdicato dal trono ha deciso di trasferirmi a Roma e coltivare la sua fede.

Secondo le leggende però la regina era una donna particolarmente dinamica, che si annoiava facilmente se non svolgeva un qualche tipo di attività. La tradizione vuole infatti che un giorno per la noia abbia lanciato una palla di cannone da Castel Sant’Angelo verso Villa Medici per svegliare il suo proprietario e invitarlo a una battuta di caccia.

Un secondo racconto che ha ancora una volta come protagonista la Regina, narra di un appuntamento al quale la Regina doveva andare, esattamente di un incontro con un pittore di Villa Medici. Pare però che quel giorno la donna fosse talmente in ritardo che per avvisare il pittore aveva tirato tre colpi di cannone, uno dei quali aveva colpito una porta di Villa Medici, che ancora oggi conserva l’ammaccatura. Sia essa una leggenda o una verità, si tratta comunque di un aneddoto davvero divertente.

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