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La borsa di Tolfa, da sacca per i pastori a accessorio di moda


Uno degli accessori più in voga in questi ultimi anni è proprio la borsa di cuoio originaria dell’antico borgo di Tolfa, a nord di Roma, al confine con la provincia di Viterbo. La “catana”, questo il nome della borsa dopo essere stata un simbolo della rivoluzione giovanile degli anni ’60 ora è tornata di moda, ma scopriamone insieme la storia!

La storia della catana, da tasca dei cacciatori a borsa dei butteri…

No no, non ci siamo sbagliati, né abbiamo dimenticato qualche lettera, la borsa di Tolfa ha proprio questo nome, si chiama Catana! Condivide questo nome con l’antica spada giapponese dei samurai e all’apparenza sembrerebbe non dividere altro con la potente e affilata arma dei guerrieri nipponici, ma se guardiamo nel passato scopriamo che questo nome ha a che fare sempre con situazioni…pericolose! Con catana infatti nell’antichità, proprio nella Maremma, si indicava anche un’antica giacca da cacciatore che aveva sul retro una grande tasca in cui si era soliti mettere la selvaggina cacciata. Ed è proprio da qui che probabilmente sarà derivata la mitica borsa di Tolfa, le cui origini ufficiali risalgono al 1575, anno in cui si è soliti far iniziare ufficialmente la tradizione di queste sacche di cuoio a tracolla. Il resto come si suol dire è storia, da quel momento in poi la catana è diventata sempre più un accessorio indispensabile per i butteri e i pastori, entrando anche a far parte delle uniformi militari dei guardiani delle cave papali di allume proprio ad Allumiere.

…fino a diventare accessorio alla moda

Piano piano, nel corso del tempo è diventata sempre più un accessorio slegato alla sua funzione ed ha avuto la sua massima diffusione tra gli anni ’60 e gli anni ‘80, diventando uno dei tanti simboli della rivoluzione giovanile di quegli anni. Rimasta sempre un oggetto vintage molto ricercato, negli ultimi anni la borsa di Tolfa si sta riscoprendo anche nelle case di moda come accessorio da abbinare ai vari tipi di abbigliamento. La lavorazione di questo tipo di borsa è molto raffinato nonostante la sua forma non sia molto complessa, tanto che i vari modelli con i vari colori passano dai 70€ fino ai 200€. Per questo motivo molti esemplari vengono venduti nei mercatini dell’usato anche a prezzi inferiori.

Il paese di Tolfa e la sua rocca

Arrivare da Roma a Tolfa e magari comperare una di queste borse artigianali, è molto semplice, basterà seguire il primo tratto dell’Aurelia. Questo paesino si troverà ai piedi di una collina perfettamente conica, che vi sembrerà disegnata a ridosso del cielo. Sopra questa piccola montagnola, che gli abitanti del luogo chiamano rocca, si ergono gli antichi resti della fortificazione medievale dei Frangipane. Questo castello fu rifugio per molti secoli della popolazione di Tolfa e fino agli avvenimenti del periodo napoleonico restò in piedi a proteggere il paese e i suoi abitanti. I franzosi, che circa cinquant’anni dopo avrebbero sparso le loro palle di cannone per tutta Roma, in quel 1799 distrussero questo castello, poiché diventato rifugio di alcuni ribelli. Su questa rocca oltre ai ruderi di questa fortificazione è presente anche la chiesa della Madonna della Rocca, costruita così in alto affinché potesse proteggere tutto il paese sottostante da qualsiasi evento negativo. A collegare i due edifici così importanti per la cittadina c’è un piccolo sentiero che conduce su un piccolo piano da cui si dice si riesce a scorgere “perfino l’aldilà”! Un borgo medievale niente male dunque, a pochi passi da Roma, dove magari poter far anche un’escursione all’interno dei Monti della Tolfa e andare a vedere l’Abbazia di Pietrangeli, la Gresceta dei Cavallari (antico tempio etrusco-romano) e godere della magnifica vista sulla valle del Mignone.