Turisti Nella Capitale: Sindrome di Stendhal
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Oggi è un edificio dedicato ai Santi Martina e Luca, ma pare che un tempo avesse una funzione totalmente diversa dall’attuale. Si può infatti dire che ha vissuto mille vite a causa dei cambiamenti che ha avuto nei secoli, sia nella forma che nella funzione.
Si trova in Via della Curia, a pochi passi da quello che un tempo era il centro della vita pubblica di Roma, ovvero il Foro Romano. È una costruzione religiosa secolare e un vero capolavoro dell’arte barocca, che ha visto l’operare di alcuni architetti di spessore, come Pietro da Cortona, Alessandro Algardi e Sebastiano Conca.
Sebbene sia visitabile solamente in parte, vale davvero la pena dargli un’occhiata. Anche semplicemente dall’esterno è davvero stupenda e cattura facilmente lo sguardo di chi si trova nelle sue vicinanze.
Oggi la Chiesa dei Santi Luca e Martina è un edificio religioso, ma sembra che prima di diventarlo, la costruzione era utilizzata come tribunale per processare i membri del Senato. Dopo il martirio di Santa Martina è stato invece trasformato in una piccola chiesa che ne conservasse le spoglie.
Solamente nell’inoltrato 1500 ha iniziato a prendere la forma attuale. Dopo essere stato affidato all’Università dei Pittori di San Luca e dedicato anche a Luca Evangelista, è stato interamente trasformato in ciò che è oggi, ovvero in un elegante scrigno che contiene diversi tesori dell’arte religiosa e che fa da custode anche alle spoglie di Santa Martina.
Ciò che cattura maggiormente l’attenzione di chi visita questo capolavoro barocco è soprattutto la sua chiesa inferiore, che purtroppo però non è accessibile al pubblico. Ospita il monumento funebre di Pietro da Cortona ed è totalmente dedicata a Santa Martina. È particolarmente affascinante perché ospita diverse opere d’arte risalenti agli artisti del 1600.
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