La Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e la storia della sua confraternita
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È un piccolo gioiello che è stato realizzato con il contributo di ben 27 paesi e che si trova in uno dei rioni più belli di tutta la Capitale, il Prati. Questo è la Chiesa di San Gioacchino, un piccolo e magnifico angolo di pace.
Si trova nel cuore del rione Prati ed è un piccolo gioiello che è stato realizzato con il contributo di ben 27 stati. Questa è la Chiesa di San Gioacchino, uno sconosciuto tesoro che è stato edificato in onore del padre della Vergine, Gioacchino, e di Papa Leone XIII.
Inizialmente anche lui si chiamava Gioacchino e in occasione dei 50 anni dalla sua prima messa aveva fatto costruire questa bellissima chiesa.
Era stata realizzata con l’aiuto di oltre 20 stati, ognuno dei quali aveva offerto qualcosa. Ad esempio la Bulgaria ha scelto di dare un fantastico organo, mentre la Russia ha voluto regalare delle grandi colonne che si trovano all’ingresso della porta centrale.
In onore di tutti questi donatori all’interno della chiesa sono state inserite 14 piccole cappelle, ognuna delle quali rappresentava uno stato donatore. Sono tutte diverse tra loro e sono davvero incantevoli.
Il pezzo forte è però la cupola, che è forata con delle stelle di cristallo e genera quindi dei fantastici giochi di luce. È un vero spettacolo per gli occhi.
Questa chiesa non è solamente un fantastico luogo di culto ma è anche la scenografia di una storia incredibile che risale ai tempi della guerra.
Nel 1943 la Chiesa di San Gioacchino è stata il rifugio di molti ebrei e perseguitati politici che cercavano di sfuggire alle grinfie dei nazisti.
Inizialmente venivano fatti nascondere all’interno della sala cinematografica della chiesa, ma per un certo periodo quella stanza non era più un luogo sicuro. I nazisti cercavano gli ebrei in ogni luogo, perfino negli edifici religiosi, di conseguenza bisognava trovare un altro luogo che li potesse proteggere.
Fortunatamente un ingegnere del luogo aveva avuto un’idea geniale, che successivamente ha salvato la vita a moltissimi ebrei. Aveva pensato di far nascondere i poveri perseguitati in una stanza tra la volta ed il tetto della chiesa e di murare la porta che ne consentiva l’ingresso.
Gli ebrei avrebbero potuto comunicare con l’esterno tramite una piccola finestra, attraverso la quale sarebbe poi passato il cibo, l’acqua e tutto ciò che gli sarebbe servito per sopravvivere.
Per oltre un anno diverse persone sono state chiuse in questa stanza, che ha salvato loro la vita. Successivamente infatti il parroco della chiesa e l’ingegnere sono stati dichiarati Giusto delle Nazioni direttamente dal Governo Israeliano.
A fare da scenografia a questa stupenda chiesa c’è il rione Prati, uno dei più belli di tutta la Capitale. È una zona davvero elegante, perfetta per compiere delle piacevoli passeggiate o per fare un aperitivo.
Tutto il rione è circondato da degli edifici in stile liberty, che sono un piccolo spettacolo per gli occhi, e da una serie di palazzi che fanno davvero caratteristici.
Tra questi per esempio c’è il “piccolo Duomo di Milano” una chiesetta davvero particolare che si trova accanto al Museo delle Anime del Purgatorio. Si tratta di un edificio dall’aria suggestiva che pare conservi delle tracce provenienti niente di meno che dall’aldilà.
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