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La Fontana dell’Acqua Acetosa, l’elegante vasca del cuore dei Parioli

foto di: Immagini prese dal web

Per poterla vedere bisogna percorrere una scalinata, ma vale davvero la pena osservarla perchè oltre che essere un importante reperto storico è anche molto bella da vedere. L’hai mai vista?

Talmente benefica da sconvolgere perfino il Papa

Si trova nel quartiere Parioli e a soli dieci minuti dal Parco di Villa Glori, meglio conosciuto come Parco della Rimembranza. Non è però una fontana come tutta le altre presenti nella città, bensì una molto speciale, da cui per molto tempo sgorgava un’acqua che aveva molti benefici per il corpo. Veniva infatti usata per curare i problemi alla milza, al fegato e ai reni.

Era talmente benefica e ricercata, che spesso la gente la metteva in delle bottiglie per venderla in giro per la città. Tutti erano interessati ad averla, perfino il Papa, che era rimasto sconvolto dagli effetti che aveva sul corpo.

Da semplice fonte a elegante vasca

Prima di diventare l’elegante vasca che oggi siamo abituati a conoscere, quella dell’Acqua Acetosa era però una semplice fonte, che forniva però un’acqua talmente benefica per il corpo, che perfino Papa Paolo V ne era rimasto colpito. Proprio lui infatti nel 1613 aveva dato il via ai lavori di costruzione della fontana.

Li aveva affidati all’architetto Giovanni Vassanzio. Il suo progetto però prevedeva solamente la realizzazione di una parete dalla quale sgorgava l’acqua acetosa.

È stato infatti con i lavori di restauro ordinati da Papa Alessandro VII che la fontana ha iniziato ad avere l’aspetto e la forma di oggi, ovvero quello di una costruzione semicircolare con tre nicchie, sulle quali si trovano una cannella e lo stemma della famiglia Chigi.

Oggi una vasca per l’acqua potabile

Nonostante nel corso degli anni siano stati fatti dei lavori per far sì che dalla fontana sgorgasse l’acqua acetosa, con il tempo la falda ha iniziato a inquinarsi e purtroppo i lavori di restauro non sono stati sufficienti affinchè dalla vasca uscisse fuori dell’acqua pulita.

Per questa ragione nel 1959 la fontana è stata fatta chiudere per far poi si che dalla sua cannella uscisse semplicemente dell’acqua potabile. Nonostante ciò i romani conservano un ricordo vivo dei benefici dell’acqua e della fontana funzionante in sè, la cui storia è oggi riportata su una lapide in marmo.