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La Fontana di Via San Gregorio, la “saracinesca” di Roma

foto di: Immagini prese dal web

Il suo vero nome è Fontana di Via San Gregorio, ma chiunque con affetto la soprannomina la “fontana della saracinesca”, perchè la sua forma la ricorda molto. L’hai mai vista?

Una fontana “giovane” tra i tesori archeologici di Roma

Si trova in Via di San Gregorio, ovvero a pochi passi dal Colosseo e dall’Arco di Costantino e in prossimità sia del colle Palatino che del Celio. In pratica sorge in un punto della città che pullula di tesori archeologici, ma a differenza di questi, che risalgono a epoche antichissime, la Fontana di Via San Gregorio, o meglio della “saracinesca” è molto meno datata.

È stata infatti inaugurata nel 1933 e costruita pochissimo tempo prima dall’architetto e storico dell’arte Antonio Muñoz. È quindi una fontana piuttosto “giovane”, ma nonostante ciò negli anni ha subito delle modifiche, come la rimozione di alcune sue decorazioni.

Ispirata alle fontane dell’Europa settentrionale

Per progettare la fontana, sembra che Antonio Muñoz si sia ispirato a delle fontane dell’Europa settentrionale e ha perciò realizzato una vasca che in qualche modo le ricorda.

Ha quindi inserito una struttura in marmo sul muro dell’Antiquarium Comunale che si affaccia sulla via, per far sì che da lì l’acqua scivolasse a cascata e ha fatto mettere ai suoi lati due massicci propilei e poi sotto di lei ha messo una vasca di marmo verde antico. Ai lati dei propilei ha poi fatto inserire due lastre in travertino, nelle quali sono state posizionati dei rilievi con la sigla SPQR.

Inizialmente c’erano anche delle altre decorazioni a riempire le lastre in travertino, ma poichè ricordavano i simboli del fascismo, sono poi state tolte. Oggi quindi è solo presente la dicitura SPQR.

Per tutti la Fontana “della saracinesca”

Normalmente quest’opera di Antonio Muñoz prende il nome di Fontana di Via San Gregorio, ma da qualche tempo a oggi i romani sono abituati a chiamarla in un altro modo.

Poichè la fontana ricorda molto una serranda chiusa, sia per il modo in cui è stata costruita, che per come è stata incastrata sul muro, i romani sono soliti riconoscerla come “la fontana della saracinesca“. È un soprannome affettuoso quello che gli hanno dato, così come lo è anche quello che hanno attribuito ad altre fontane di Roma, per esempio alla Fontana delle Naiadi di Piazza Vittorio.

La gente è abituata a considerarla in modo giocoso come un “fritto misto“, per via delle sculture che la compongono che rappresentano delle figure marine. Così allo stesso tempo è abituata a chiamare “la saracinesca” la fontana di Via San Gregorio.