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Nasceva oggi Nando Martellini, voce di partite storiche della Nazionale di calcio

foto di: Immagini prese dal web

Nasceva oggi nel 1921 Nando Martellini, storico cronista di calcio, originario di Roma, e voce di alcune partite indimenticabile della Nazionale Italiana e di un calcio che non c’è più

La voce di notti magiche della nostra nazionale di calcio

Nasceva oggi nel 1921 Nando Martellini, telecronista romano molto amato da generazioni, soprattutto per le indimenticabili esultanze di alcune partite storiche della nazionale italiana. Posato, schivo, garbato e professionale, ha reso partecipi milioni di italiani di imprese calcistiche e di notte magiche che portiamo nel cuore. L’apice di una carriera degna di nota nel triplice grido Campioni del mondo quando l’Italia ha vinto nel 1982 il mondiale in Spagna battendo in finale la Germania per 3-1. Sua la telecronaca anche di quella che è stata definita la partita del secolo, un’altra Italia-Germania ma stavolta nella semifinale del Mondiale del 1970, terminata sempre con la vittoria della nostra Nazionale.

Cronista di un calcio che non c’è più

Un calcio che non c’è più, non quello dei divi strapagati ma di gente comune che con il pallone era in grado di regalare magie e momenti di assoluta spensieratezza e Nando è riuscito a raccontare quel mondo con maestria e passione. Un pezzo del nostro costume e della televisione italiana, quando davanti al piccolo schermo c’erano famiglie e paesi interi, dove guardare una partita diventava un rito collettivo da condividere.

La sua carriera in breve

Laureato in scienze politiche, entrò ancora molto giovane nell’azienda allora ancora solo radiofonica di Stato, che all’epoca (1944) stava cessando di chiamarsi EIAR per diventare RAI. Martellini conosceva cinque lingue; dapprima svolse le mansioni di redattore di politica estera, poi in seguito si occupò di cronaca, con ruoli sempre più importanti, grazie alla sua grande preparazione e disponibilità. Fu radiocronista ai funerali di Luigi Einaudi e poi di papa Giovanni XXIII.

La sua prima radiocronaca fu del 1946 con il commento di una festa popolare a Trastevere, mente la sua prima radiocronaca sportiva è stata la partita Bari-Napoli prima di diventare negli anni ’50 una delle voci di punta di Tutto il calcio minuto per minuto. Sul video esordì con l’incontro Inghilterra-Urss a Wembley. Una lunghissima carriera durata fino agli anni Novanta. Nel 1986 lasciò la Rai ma fu richiamato e inserito nella squadra di telecronisti che seguirono Italia ’90. Nel 1992 era entrato a far parte della scuderia sportiva di Mediaset dove ha concluso la sua carriera.