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Il 21 novembre chiude al Monk la 45° edizione del Roma Jazz Festival. E lo fa in bellezza, col suonatore di tuba Theron Cross. Qui tutte le info…
“Jazz code“, questo il sottotitolo della nuova edizione del Roma jazz Festival 2021: uno slogan che porta con sé sia il passato glorioso di questo genere musicale, sia la possibilità di lasciarsi contaminare da sperimentazioni e rielaborazioni sonore innovative, alla stregua di un codice appunto, fatto di caratteri mobili e dunque di infinite combinazioni.
In questo senso, la 45° edizione del Jazz Festival della capitale non delude affatto, portando a termine le sue premesse: l’incontro tra i grandi nomi del panorama jazz internazionale e le nuovissime proposte, nel comune intento di sensibilizzare anche le nuove generazioni al sound jazz.
Aperta in bellezza la prima settimana con Joe Lovano (sax tenore); Marcin Wasilewski; Francesco Bearzatti (già l’anno scorso alla Casa del Jazz con “Zorro!“) quest’anno accompagnato dai Tre Allegri Ragazzi Morti; Brad Mehldau e il suo piano; e il trio di Giovanni Guidi, anche la metà del mese non è stata niente male, vedendo alternare due mostri sacri del jazz mondiale, Dave Holland al contrabbasso e John Scofield alla chitarra, e il trio del pianista Vijar Iyer.
Da New York sono arrivate inoltre due colossi del jazz New Yorkese: Theo Croker e il sax tutto al femminile di Lakecia Benjamin, col suo album dedicato a John e Alice Coltrane.
A sigillare, invece, le nuove forme jazz è arrivato LNDFK, musicista e cantante che spazia tra jazz, r’n’b e soul, ma anche i The Tangram, dal funk psichedelico; la band romana La Batteria; e gli Studio Murena che fanno della fusione di due stili apparentemente diversi fra loro, il jazz e il rap, un connubio perfetto.
Infine, arriviamo al 21 novembre, giorno di chiusura di questo trafiletto alla Miles Davis. A concludere il Festival, una delle firme jazz della capitale britannica più in voga degli ultimi anni, il giovane Theon Cross.
Appuntamento stabilito per il 21 novembre al Monk, in via Giuseppe Mirri civico 35, Theon Cross, musicista e compositore, chiuderà in bellezza il Roma Jazz Festival, deliziando il pubblico con la sua magica tuba. Conoscenza tecnica, talento e originalità non solo il suo ultimo album “Intra-I” è la visione di una nuova modalità di concepire e fare jazz; ma ribalta completamente il ruolo classico attribuito ad uno strumento come la tuba, facendone il protagonista assoluto di quelle sonorità, che da club alternativo si mescolano all’ambiente jazz.
Theon Cross è potente, affermano anche molte riviste estere come Rolling Stone o il Guardian. In grado di muoversi liberamente all’interno delle complessità del jazz e delle sue improvvisazioni, senza mai dimenticare le sue radici afro-caraibiche, regala come dice lui, attraverso la sua musica, una distensione: “il processo di meditazione e di auto-analisi” necessario, per ritrovare la tranquillità dopo un periodo di difficoltà.
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