La Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami e la storia della sua confraternita
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Ma ancora, Tor Sapienza, Tor di Quinto, Tor Marancia, Tor Tre Teste e così via; sono numerosi i quartieri, le frazioni o le località di Roma che nel proprio nome sono precedute dalla parola “torre” o “tor”, come mai?
In realtà se ne parla sempre poco, ma dopo la caduta dell’impero romano, con l’avvento del Medioevo, Roma subì numerosi fenomeni di diversa natura. Spopolamento e perdita di centralità del potere furono due di questi fenomeni, che portarono un po’ d’abbandono nella Città Eterna. Ma Roma è sempre Roma e se anche per un periodo non è stata considerata così centrale, la sua importanza è rimasta duratura nei secoli. Non per altro perché cominciava a crescere il potere papale all’interno dell’Urbe e così si candidava a divenire importante centro della cristianità per tutto il mondo. Per questo motivo molte famiglie importanti rimasero o si trasferirono nella città eterna e come al solito, partì la competizione per quale fosse la più potente.
Per dimostrare dunque la propria ricchezza, le famiglie nobili residenti a Roma, erano solite costruire delle torri. Questi edifici di pianta rettangolare, quadrata o circolare, oltre ad essere simboli di potenza e di nobiltà, erano soliti essere anche degli avamposti militari oltre che delle vere e proprie abitazioni. Infatti con lo spopolamento di Roma nella fase medievale, il territorio che circondava la Capitale e che prima era abitato, ora era divenuto incolto e possibile preda di scorrerie e di accampamento da parte di eserciti stranieri. Così questi presidii oltre ad essere posizionati ai confini della città erano anche edificati all’interno della Capitale. Molto spesso la caduta o l’ascesa di una famiglia nobile decretava la distruzione o la costruzione di una nuova torre. Si è arrivati a contare che a Roma nel periodo medievale furono edificate fino a 300 torri, a cui se si sommano tutti i campanili delle chiese, andavano a formare uno skyline che anticipava quello delle città americane piene di grattacieli. Come ar solito Roma ‘sta avanti.
Oggi incastonate e inglobate all’interno del paesaggio urbano della città, le torri di Roma sono molte di meno e si arriva a contarne più o meno cinquanta. Che siano nella periferia o nel centro città queste continuano a rappresentare un grande documento storico e alle volte sembrano nascondersi tra le nuove case e vanno scovate nelle passeggiate al centro di Roma. Una famosa famiglia romana, i Caetani, costruirono una torre anche sull’Isola Tiberina, che ancora oggi è visibile e si trova davanti la chiesa di San Bartolomeo all’Isola. Altre torri sono a Centocelle, a largo Argentina , a Circo Massimo e così via.
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