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21 anni fa l'ultimo scudetto della Roma: la storia di un trionfo inaspettato

foto di: Immagini prese dal web

Il 17 giugno di 21 anni fa la Roma festeggiava l’ultimo scudetto: il racconto di una cavalcata iniziata due anni prima con l’arrivo di Fabio Capello sulla panchina e conclusa con un trionfo inaspettato

L’arrivo di Capello e la sua promessa

Siamo alla fine di maggio del 1999 quando Franco Sensi, numero uno dei giallorossi da sei anni, annuncia il nuovo allenatore. Al posto di Zeman arriva sulla panchina un uomo reduce da una stagione sabbatica in cui aveva fatto il telecronista per le partite della nazionale su Rai 1, cioè Fabio Capello. Al momento della presentazione non si tira indietro e afferma di essere qua per vincere lo scudetto. I tifosi sono spaccati a metà, tra chi sogna il trionfo e chi ritiene che serva un percorso lungo per arrivare alla vetta, soprattutto nel momento d’oro del calcio italiano, con le nostre squadre ai vertici delle competizioni europee e costellate di campioni. La pressione, oltretutto, nella Capitale, per gli allenatori è sempre altissima e questo rende ancora più difficile l’obiettivo.

Contestazioni e risultati sotto le aspettative

Dal mercato arrivano Montella, attaccante della Sampdoria, e Nakata, promessa del calcio nipponico. La prima annata è un disastro, con un sesto posto, e anche perché a vincere lo scudetto sono i cugini della Lazio. La società conferma Capello e crea una squadra di grande livello con acquisti del calibro di Samuel, Zebina e Gabriel Batistuta. A maggio del 2000, la Roma diventa, insieme alla Lazio, inoltre la prima squadra italiana quotata in borsa a Piazza Affari. La stagione inizia con l’eliminazione in Coppa Italia dall’Atalanta con una conseguente durissima contestazione a Trigoria, al limite della guerriglia urbana.

Una stagione da incorniciare e i festeggiamenti

A inizio novembre e dopo due mesi di partite la Roma si stacca dalle altre rivali, con il salto di qualità di Totti, reduce dall’eccellente Europeo, e una difesa d’acciaio. Dopo dodici giornate, i giallorossi sono a + 6 dalla Juve seconda, dopo il pareggio nello scontro diretto. A metà gennaio i primi passi falsi, con il pareggio con il Bari e la sconfitta a San Siro contro il Milan. L’inizio del girone di ritorno arriva un filotto di vittorie grazie anche al calendario abbordabile. Il big match con i bianconeri arriva alla giornata numero 28 e si conclude con un pareggio. La matematica certezza dello scudetto arriva in casa contro il Parma con l’invasione sul campo dell’Olimpico e i festeggiamenti al Circo Massimo con tanto di spogliarello di Sabrina Ferilli.