È un’arcata dalla storia leggendaria che sembra contenere un magnifico tesoro le cui origini però sono ancora un mistero. Conoscevate la storia dell’arco degli Argentari?
Sono tante le storie che raccontano infatti dell’Arco degli Argentari. Questo è un antichissimo architrave in marmo con due grandissimi pilastri, che un tempo separava la zona del Foro da quella commerciale.
Ancora oggi tutti possono vedere il possente arco, o quantomeno una sua parte. Si trova appoggiato alla Chiesa di San Giorgio al Velabro, mentre le sue basi sono interrate di circa un metro. Non tutti però conoscono l’incredibile leggenda che si nasconde dietro l’arcata, che sembra innocua, ma solamente in apparenza.
Un incredibile tesoro
Tutto sembra iniziare nel 1400, un secolo nel quale c’era il pontificato di Papa Sisto V. Sembra che in quel periodo uno straniero era giunto a Roma.
Era guidato da un libro antichissimo, nel quale erano scritti gli indizi che avrebbero condotto a un magico tesoro, quello degli Argentari. Pare che gli indizi inseriti nel libro, nonché i punti di riferimento per trovare il magico tesoro, erano un serpente e una cornucopia.
Questi erano stati scolpiti su un bassorilievo dell’architrave e scavando avrebbero aperto una strada per poter trovare l’incredibile tesoro, anche se però ancora oggi non si sa in cosa potesse consistere.
Sicuramente però era qualcosa dal grande valore ed era molto ambito da questo sconosciuto che aveva trovato gli indizi sul bassorilievo e che voleva scavare una grande buca nel terreno per prelevare l’antico tesoro.
Per fare tutto questo aveva però bisogno dell’autorizzazione del Papa, che fortunatamente gli era stata concessa. Finalmente l’uomo poteva andare alla ricerca del suo tesoro.
Una conclusione agghiacciante
Lo straniero aveva quindi iniziato a scavare la grande buca per raggiungere il suo tesoro. Aveva l’autorizzazione di tutta Roma ma in cambio avrebbe dovuto donare tutto il tesoro al popolo di Roma.
Purtroppo però ad oggi nessuno è riuscito a vedere il ricco tesoro degli Argentari. Sembra che nessuno abbia più visto il misterioso ricercatore che aveva scavato il condotto per prelevare il tesoro. Qualcuno ritiene che sia scappato con il tesoro.
I finali più agghiaccianti raccontano invece che l’uomo era scivolato nelle cavità del tunnel e che era deceduto. Altri strani eventi confermano questa leggenda, come ad esempio la misteriosa scomparsa di una donna e di sua figlia nei pressi dell’arco. Pare che entrambe in modo del tutto misterioso siano state inghiottite dalla strada. La loro scomparsa resta ancora un mistero, così come l’esistenza del tesoro degli Argentari.
L’hai mai vista? È un’enorme e antichissima rappresentazione di Roma, che mostra la città ai suoi tempi gloriosi, con tutte le sue strade e costruzioni. Puoi visitarla in un museo dedicato a lei […]
Incorporata nel palazzo della Cancelleria, la basilica di San Lorenzo in Damaso è tra le più antiche di Roma, scopriamo la sua storia e le sue caratteristiche architettoniche I vari restauri della basilica […]
Il piccolo borgo di Percile si trova all’interno del parco regionale naturale dei Monti Lucretili nella città metropolitana di Roma. Ecco la sua storia: dai primi insediamenti ad oggi.02 Percile, l’origine del borgo […]
Si trova nel rione Esquilino ed è una fermata che viene percorsa dai tram che appartengono sia alla linea 5 che alla 14. È quindi un buon punto di riferimento per chi viaggia […]
La storia del piccolo borgo di Piansano, a lungo oggetto di contese tra signorie, più volte venduto fino a quasi un secolo fa e sempre sotto il controllo della Santa Sede Dove si […]
Scopriamo cosa è possibile visitare nei dintorni della fermata Parlatore, nella linea numero 5 e 19 del tram della città di Roma, tra cui il Forte Prenestino, centro di aggregazione sociale per la […]