Se per spaventare i bambini si usa dire che arriva l’uomo nero, scommettiamo che nel secondo secolo A.C. le mamme dei piccoli romani minacciavano l’incombente approdo di Annibale, nemico giurato e nominato figlio del fulmine, appellativo quanto mai esemplificativo della sua forza. Ma che imprese ha compiuto al punto da diventare un incubo per la res publica capitolina?
Un temuto condottiero di Cartagine
La provenienza incide sia per la patria che per la dinastia: Cartagine e la famiglia Barca, guerrafondaia senza ritegno. Roma era la nemica suprema e l’obiettivo era semplice e chiaro, distruggerla. Annibale subentra ad Amilcare all’età di 26 anni nella seppur vittoriosa spedizione iberica che porta i Fenici a estendersi fino all’Ebro lasciando Roma impreparata a un’avanzata così devastante ed è proprio il giovane condottiero a sferrare il colpo di grazia che porterà il suo popolo a impadronirsi dell’intera penisola iberica.
Un condottiero indistruttibile
Da quel momento Annibale inizia a spaventare e il suo arrivo imminente incute terrore come quando parte la colonna sonora dei Goblin in Profondo rosso. A violare i patti e fare scattare la seconda guerra punica è l’attacco a Segunto, città alleata di Roma. Questo gesto viene considerato come una violazione dei patti e l’ottimo pretesto per dare inizio al conflitto. I tentativi di mediare sono inconcludenti e il Senato sottovaluta il piano scrupoloso e ambizioso di Annibale che con gli elefanti e il suo esercito valica le Alpi e approda in terra italica, azione che lo renderà leggenda e che sarà studiata da milioni di studenti di ogni parte del mondo per secoli.
Un errore diventato fatale
E adesso fermarlo diventa un serio problema tanto che sul Trasimeno i soldati guidati dal console Flaminio sono sterminati, lasciando presagire esiti funesti per l’Urbe. E proprio quando la caduta sembrava imminente, ecco l’errore di valutazione del mitico comandante cartaginese: non assediare Roma ma virare al sud, conquistando pian piano tutti i territori circostanti per poi vederla cedere per la disperazione. A fronteggiarlo è stato Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore che decide la strada più razionale: giocare una partita di scacchi umana che porta a una vittoria ciascuno: Annibale ha la meglio a Canne ma i Romani risorgono dalle quasi certe ceneri sconfiggendolo a Zama, battuto da Scipione, altro valoroso condottiero che farà la storia.
I Floralia erano delle festività che si svolgevano per sei giorni nell’Antica Roma a fine aprile con rappresentazioni teatrali e giochi del Circo, ecco le fonti storiche e il programma I Floralia, come […]
È una mostra molto suggestiva perché espone dei disegni che sono stati realizzati da una serie di persone che oggi vengono indicate come “gli ultimi della società” e che sono gli esponenti della […]
L’artista e artigiano Virgilio Retrosi protagonista della mostra visitabile ai Musei di Villa Torlonia in cui è spiegata la collaborazione con il maestro Duilio Cambellotti Cambellotti e Virgilio, il loro incontro per un’occasione […]
I musei Capitolini ospitano la mostra dedicata alla vita e alla produzione artistica di Filippo e Filippino Lippi, padre e figlio, entrambi pittori fiorentini del ‘400 Una storia unica nel mondo dell’arte in […]
Prende vita alla Galleria d’arte moderna di Roma ed è una mostra davvero unica nel suo genere. Ospita i dipinti di due pittori contemporanei, che nel rispetto del loro stile hanno reinterpretato le […]
Il 21 aprile si festeggia il compleanno dalla fondazione di Roma, tanti gli eventi che si svolgeranno nella Capitale in onore della città con il maggior patrimonio artistico, storico e culturale del mondo […]