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A mezz'ora da Roma: Celleno, il borgo fantasma


Per la rubrica “a mezz’ora da Roma” vi segnaliamo Celleno, un suggestivo borgo nel cuore della Tuscia posto tra Viterbo e Civita di Bagnoregio.

Un antico borgo divenuto “fantasma”

Celleno è un piccolo borgo del Lazio che si trova nel mezzo della Tuscia viterbese, su un blocco di tufo. È una piccola meta turistica che si trova tra Viterbo e Civita di Bagnoregio, a solo un’ora da Roma, che con la sua storia cattura l’attenzione dei più curiosi.

Le sue origini si perdono ai tempi degli Etruschi, ma il borgo che vediamo oggi nasce in età medievale grazie ai Conti di Bagnoregio che costruiscono le sue prime case ed una fortezza per proteggerle. Nel 1300 però la famiglia Gatti acquisì il posto ed estese la fortezza, trasformandola così in un bellissimo castello. Secoli dopo però Celleno passò nelle mani della famiglia Orsini. L’ultimo erede dei Gatti era stato assassinato da Alessandro Borgia poichè non voleva riconsegnare il castello alla Chiesa. Il borgo infatti divenne una proprietà della Chiesa solamente nel 1500 fino all’Unità d’Italia.

Una volta liberato dallo Stato Pontificio, Celleno divenne poi una vittima dei terremoti e dopo la Seconda Guerra Mondiale si trasformò in un “borgo fantasma“. Era ritenuto invivibile, per questo motivo il Presidente della Repubblica Einaudi lo fece sfollare e trasferì la gente in un borgo lì vicino. Per i celleni la situazione non fu per nulla facile. Cercarono infatti più volte di tornare alla loro terra ma il paese fu minato dalla parte opposta del castello e fu impossibile tornare al borgo. I primi ritorni a Cellano vi sono stati infatti  soltanto nel 2018. Gli abitanti hanno cercato in ogni modo di far tornare a risplendere il piccolo paese. Ora infatti la vecchia Celleno è un’attrazione turistica ma anche un bellissimo set cinematografico nel quale sono stati girati dei film.

L’antico Castello degli Orsini e la storica Chiesa

Oggi il “borgo fantasma” è un piccolo gioiello nel quale si respira un’atmosfera di pace ed è piacevole perdersi in delle passeggiate. Si attraversano le sue stradine circondate dai resti delle abitazioni che sono protette da delle mura e si arriva all’antico Castello Orsini. Negli anni questo conserva ancora un certo fascino, sicuramente arricchito dal contributo del pittore Enrico Castellani. Quest’ultimo era uno degli artisti più importanti del 1900 ed era considerato come il “padre del minimalismo“. Nel 1970 aveva acquistato il Castello degli Orsini e lo aveva restaurato totalmente, trasformandolo così con le sue opere nella propria casa.

Da non perdere c’è poi la Chiesa di Celleno, che si trova vicino al castello ed è dedicata a San Rocco. Questa è stata costruita nel 1500 affinchè il Santo potesse proteggere la popolazione da una terribile pestilenza che affliggeva il territorio. Oggi rimane un bellissimo edificio nel quale si trovano diversi affreschi e un altare dallo stile barocco. Molto suggestivo è poi l’enorme crocifisso in legno che si trova nella chiesa che oggi viene trasportato nelle processioni durante i periodi di festa.

Celleno poi è incantevole da visitare durante le feste, in modo particolare nel periodo della sagra della ciliegia. Si svolge a giugno e la cittadina si riempie di gente che ne approfitta per assaggiare la “crostatona“, un dolce lungo venti metri realizzato con la marmellata del paese. Un’altra festa a cui non mancare è la “notte dell’Arpia” che si celebra a luglio e che riempie di musica e cibo il borgo.

I tesori dei dintorni di Celleno

Celleno è quindi una piccola meta turistica che si trova su uno sperone a pochi minuti dalle gole dell’Infernaccio, che nascondono una bellissima cascata lunga oltre venti metri, tutta da fotografare. È poi vicino al lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa e nei pressi di un’altra suggestiva città, Civita di Bagnoregio.

A 20 minuti da Celleno si trova invece il Bosco di Bomarzo, meglio noto come il giardino dei mostri, che è un altro gioiellino da non perdere di vista. Si trova anche questo vicino Viterbo, la città dei Papi, un altro luogo tutto da fotografare e visitare.