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A mezz’ora da Roma: Nepi, la città delle acque

Per la rubrica a “mezz’ora da Roma” vi segnaliamo Nepi, una cittadina circondata dal verde tutta da visitare che al suo interno contiene tanti piccoli tesori.

La città delle acque

Nepi è un piccolo comune della provincia di Viterbo che si trova a soli 40 minuti da Roma. Il suo nome deriva dalla parola etrusca “Nepa“, ovvero acqua. Il paese infatti viene considerato come la terra delle acque a causa delle cascate che vi sgorgano intorno e del possente acquedotto che si trova al suo ingresso.

Le origini di Nepi sono piuttosto remote e si pensa che risalgano a prima della fondazione di Roma. Gli studi infatti dimostrano che un certo Termo Laerte abbia fondato il borgo 400 anni prima della nascita della Capitale. Le stesse ricerche dimostrano poi che Nepi un tempo era addirittura alleata con Roma, al momento in cui quest’ultima iniziava ad imporre il suo dominio con le zone vicine.

Il paese che conosciamo oggi però sorge grazie alle famiglie nobiliari, come i Borgia ed i Farnese che hanno costruito i palazzi e castelli principali di Nepi. L’acquedotto che si trova invece alle sue porte viene costruito molto più tardi, ovvero nel 1700. Sorge con lo scopo di far arrivare l’acqua potabile al paese e oggi rende la città dell’acqua davvero affascinante, con le sue grandi arcate che ancora oggi sono conservate in perfetto stato.

Un borgo ricco di tesori

Una passeggiata per il borgo permette di scoprire i tanti tesori che questo nasconde. Nepi è un paese storico che è stato sotto il controllo della famiglia Borgia che ha costruito una rocca sulla sua cima. Questa è stata costruita nel 1400 ed è formata da 4 torri che poggiano su 4 angoli. Negli anni la rocca è poi passata alla famiglia Farnese che ha costruito la possente cinta muraria. Non appena il suo ultimo erede è deceduto la rocca è stata però abbandonata a sé stessa ed ha perso la bellezza che aveva un tempo. Resta tuttavia una struttura maestosa che dall’alto veglia su tutta Nepi e che regala dei panorami magnifici. Dalle sue mura si può ad esempio vedere la cascata Cavaterra, uno scivolo d’acqua tanto nascosto quanto pittoresco.

Nel centro storico del paese si trova poi il duomo, che in passato era considerato un luogo mistico. Nei suoi pressi pare ci sta stato anche un foro di cui oggi resta solo l’immaginazione, nel quale si svolgevano le principali attività sociali.

Il duomo ha subito nei secoli numerosi restauri ed oggi solo la facciata principale conserva il suo aspetto originale. L’interno della chiesa invece regala un’atmosfera suggestiva, scaturita dalla tomba di San Romano, il cui sarcofago è stato usato come altare principale. Le pareti della chiesa sono poi ricoperti di affreschi, uno dei quali è così profondo da  far pensare che al suo esterno vi sia una cupola.

Nepi ha poi il suo palazzo comunale dallo stile rinascimentale che si trova in via Garibaldi. Ha la facciata in bugnato e al suo centro vi è una bellissima fontana. L’interno del palazzo è invece fiabesco. Le sue sale sono decorate con degli affreschi che ritraggono delle scene dell’Olimpo e che donano vitalità alla struttura.

Castel Sant’Elisa, un’oasi di pace

Nella città delle acque si trova poi una seconda cascata ma per vederla bisogna spostarsi verso il paesino di Castel Sant’Elia che si trova a soli 2 km da Nepi. La discesa è detta del Picchio ed un piccolo angolo incantevole avvolto nel verde. Castel Sant’Elisa invece è un  borgo che si erge su una rupe. È un luogo di culto nel quale si trova il Santuario di Santissima Maria di Rupes, che lo rende una piccola oasi di pace.

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