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Il Museo dell’Arte Classica de La Sapienza di Roma ospita la mostra Alla ricerca del bello che omaggia la psicopedagoga francese Ginette Martenot e il suo metodo che ha rivoluzionato l’approccio artistico di un’intera generazione
Inaugurata il 16 novembre e visitabile fino al 22 dicembre al Museo dell’Arte Classica nella Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma la mostra Alla ricerca del bello in occasione del trentennale dell’atelier Martenot a Roma, con la grande esposizione delle opere degli allievi che hanno seguito i corsi dell’École d’Art Martenot di Loris Liberatori, il primo ed unico insegnante nella Capitale autorizzato ad impiegare il metodo sviluppato dalla psicopedagoga francese Ginette Martenot negli anni ’30, una didattica dell’arte che educa lo sguardo a ricercare la bellezza fuori e dentro la persona.
Una varietà di stili e tecniche che testimoniano la versatilità e la potenza espressiva di questo metodo in dialogo con gli oltre 1200 calchi in gesso dei capolavori della scultura greca e romana ospitati dalla Gipsoteca della Sapienza. Basato sul principio della liberazione del gesto, il Metodo Martenot non cerca solo il risultato artistico immediato, ma guida l’individuo in un percorso profondo di crescita verso l’arte, partendo dal concetto che tutti abbiamo delle capacità artistiche, il più delle volte sono nascoste dentro di noi. L’allievo è al centro dell’esperienza educativa e in ogni lezione scopre le proprie capacità.
Ogni opera creata è un’espressione unica e personale, riflettendo le peculiarità e l’energia di chi l’ha realizzata. A differenza dell’approccio tradizionale, che spesso enfatizza la riproduzione di opere esistenti, il Metodo Martenot guida l’individuo in un percorso di crescita personale attraverso l’arte. Il risultato artistico diviene così una naturale conseguenza di questa evoluzione della psiche. Ogni opera diviene un insieme di movimento e colore.
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