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È stata allestita in occasione della Notte dei Musei, ma tutti potranno osservarla fino al 24 settembre. “La Sapienza Fotografata” è la mostra che ripercorre la storia de La Sapienza, la facoltà universitaria più grande d’Europa.
La sua inaugurazione è avvenuta il 14 maggio, in occasione della Notte dei Musei, l’evento che permette ai musei di restare aperti per tutta la notte. Tutti però potranno osservarla fino al 24 settembre nel Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’università La Sapienza e ripercorrere così la storia di questa grande facoltà.
“La Sapienza Fotografata” è infatti una mostra fotografica totalmente dedicata a La Sapienza, l’università più grande d’Europa. È un percorso tanto lungo quanto affascinante che attraverso le foto racconta la storia di questa importante università, partendo dalla sua inaugurazione ad oggi.
La sua è una storia piuttosto movimentata. La Sapienza nasce nel 1935, uno dei periodi più turbolenti della storia del 1900, segnato dal fascismo e dall’indomani della guerra. Vive poi i periodi dei bombardamenti di Roma, i moti studenteschi e quelli per la libertà dei Pantera.
Negli anni ha poi subito molte trasformazioni e anche per questo motivo è nata la mostra, per mostrare le differenze tra passato e presente, confrontandole attraverso un incredibile percorso fotografico.
“La Sapienza Fotografata” è una mostra che si può suddividere in due sezioni, che raccontano la storia della facoltà universitaria dal 1935 ad oggi.
Una prima parte dell’esposizione conserva delle foto del 1985. Quell’anno in occasione dei 50 anni dell’università erano stati chiamati alcuni fotografi con lo scopo di rappresentare La Sapienza.
La seconda sezione de “La Sapienza Fotografata” illustra invece La Sapienza degli ultimi anni. Sono state selezionate sette persone appartenenti a sette diverse generazioni e ognuno di loro ha rappresentato l’università come preferiva.
C’è chi ha scelto di immortalarne la struttura, i suoi strumenti, ma anche chi ha voluto fotografare delle persone. Alcuni di questi giovani hanno voluto fare un confronto tra gli studenti del passato e quelli del presente, che sono stati segnati dalla pandemia. C’è poi stato qualcuno che ha scelto di raffigurare le persone che lavorano a La Sapienza, come i docenti e i portinai.
Il risultato finale è quindi un percorso davvero affascinante, in grado di regalare varie emozioni ma soprattutto alcuni spunti di riflessione su ciò che era il passato e ciò che è il presente.
A fare da scenografia alla mostra c’è il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, che si trova nel cuore della Città Universitaria, all’interno del Palazzo del Rettorato.
È uno spazio realizzato per accogliere i grandi eventi. È poi un posto davvero affascinante e suggestivo, che ospita al suo interno anche un grande atrio ed una terrazza. Sono dei punti di ritrovo magnifici per l’università, perfetti per accogliere mostre o iniziative culturali di vario tipo.
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