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Chiacchiere da bar? Al "Feeling", su tutto ma non sul Covid

foto di: Immagini prese dal web

In tempi di Covid, si parla di Covid: è così e sempre più spesso, se non se ne parla sui giornali o in qualche talk show, il Covid diventa argomento da tavola. Per questo, a Roma, spunta un cartello tutto speciale…

Prima regola del Covid club: non si parla del Covid club!

L’aria è tesa, ultimamente, ce ne rendiamo conto; la situazione d’emergenza sanitaria attuale ha fagocitato ognuno di noi e non bastano più mascherine, e gel disinfettanti, a ricordarcelo. Che si entri in una casa, si vada a pranzo fuori, o si faccia colazione al bar la mattina, l’argomento di discussione, in prima posizione nella top ten del momento, inizia per “C” e finisce per “ovid”! Non se ne può più: un conto è parlarne per esserne coscienti, certo; un conto, però, è farne continuamente il protagonista di ogni chiacchiera. Ormai, la gente non si saluta neanche più, e mica solo a causa del distanziamento: al posto del classico e rassicurante buongiorno, te la vedi pronta col piede di guerra a chiederti, sguardo inquisitorio, se hai sentito le ultime news; se hai fatto il tampone, se non lo hai fatto perché, o se hai sentito la vicina dell’amico, della cugina, della sorella, con cui sei entrato in contatto, quel giorno, a Piazza del Popoloché io t’ho visto“. Insomma, nel marasma di questo dramma, purtroppo in scena da mesi sui palchi di tutta Italia, compresi quelli di Roma, fra negazionisti, tuttologici, persone improvvisate laureate cum lode in medicina e terrapiattisti – che stanno sempre bene su tutto, un po’ come er guanciale -, qualcuno finalmente dice basta.

Il bar anticovid

A farlo, a prendere finalmente posizione in fatto di chiacchiere, non poteva d’altra parte che essere un bar! Si chiama Feeling ed è qui, nella zona di Ponte Galeria, uscita 31 del GRA, che si cerca di tenere alto l’umore della clientela e di chi, pure da fuori, spizza un po’ dentro. Siete stanchi di girare sempre intorno alla stessa cosa? Vi siete stufati di alimentare la tristezza, di questi assurdi tempi, parlando solo ed unicamente di come ci dovrebbe lavare le mani, di quando si può e non si può, del coprifuoco e di quello che, ormai, pare essere, a tutti gli effetti, un virus che colpisce pure la parola? Allora è esattamente in questo locale che dovete recarvi, perché affisso davanti agli occhi increduli di tutti, ecco apparire un enorme divieto. I cartelli recitano così: «Vietato parlare di Coronavirus (possibili scenari, veggenze su prossimi dpcm, virologia)» e «Lista dei possibili argomenti: attualità, gossip, storia, cultura generale». Insomma, parlate di tutto, ma non parlate di quello! L’idea, tanto utile a chi è stanco di previsioni e di malumore generale, è della proprietaria Cristina Mattioli che, dicendosi stanca di queste ripetitive chiacchiere da bar, si era accorta da mesi dell’aria pesante. La gente, spiega, entrava nel bar e non faceva che arrovellarsi il cervello con continue dispute sul Coronavirus.


(Fonte: Repubblica Roma)

Un Feeling diverso, per affrontare il periodo Covid

«Se qualcuno parlava era per rimuginare sul cattivo comportamento di chi in estate non aveva rispettato le regole […] L’atmosfera si era fatta pesante. Così ci è venuta quest’idea per spingere i clienti a parlare d’altro. Dobbiamo ricominciare a vivere, ci sono anche altre cose che ci siamo persi oltre il covid, dobbiamo riprenderci in mano la nostra vita normale», così la padrona del bar spiega l’iniziativa del Feeling. Ovviamente, aggiunge «nessuno sottovaluta il momento che stiamo vivendo e le precauzioni da rispettare, ma senza infrangere le regole abbiamo bisogno di leggerezza, almeno durante la pausa caffè». Già, perché oltre ad aver stravolto le nostre relazioni umane, questo virus ha riqualificato passo passo ogni nostra abitudine, comprese quelle che, prima, vivevamo con estremo relax. Perciò, sebbene sia necessario, importante e vitale seguire le istruzioni, per uscirne il prima possibile, non bisogna perdere di vista quanto sia altrettanto utile, costretti ad un asfissiante bombardamento di notizie e di numeri, provare a spostare un po’ l’attenzione su altre cose, evitando il rischio, già latente, di farsi ancora più male!