Il formaggio più antico del mondo, il conciato romano
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Quanno se tratta de robba da magnà, se sa, noi italiani stamo sempre in prima linea, ma anche quando si tratta di invenzioni per mangiare meglio ovvio. Proprio oggi vi parliamo di un’invenzione che ora è nelle mani di tutto il mondo, il cono gelato, creato proprio da un italiano, paradossalmente nel mese di dicembre; andiamo a scoprire chi era e la storia della sua invenzione!
Se si dice gelato, subito l’immagine che si forma nella nostra mente è quella di un cono con due o tre palline colorate sopra, da mangiare con gusto prima che si sciolga. Ma il gelato si è sempre mangiato così? A quanto pare no, perché l’invenzione della base su cui poggiare le palline dei vari gusti, arriva nel 1896, grazie a Italo Pietro Marchioni, italiano originario di Peaio, nella zona del Cadore in Veneto, emigrato nella capitale degli Stati Uniti, Washington D. C. L’invenzione di Marchioni venne brevettata qualche anno più tardi, il 13 dicembre 1903, avendo intuito la genialità di ciò che aveva prodotto. L’idea nasce da una necessità, come al solito; infatti il venditore di gelati italiano, era solito servire ai propri clienti il gelato in bicchieri di vetro; questi alle volte venivano rotti o anche rubati, producendo per Marchioni una notevole perdita continua. Così l’italiano, con la sua arguzia risolse il suo problema e allo stesso tempo inventò una cialda che tutt’ora noi mangiamo e teniamo ben stretta tra le mani per evitare che il nostro gelato si spalmi rovinosamente a terra.
Ma la cialda arrotolata aveva ancora un problema ovvero a contatto con le creme del gelato tendeva a bagnarsi e quindi a rompersi. Indovinate ‘mpo chi risolse la situazione? Ovviamente un italiano, un tale Spica, produttore di gelati napoletano. Fu lui a cominciare a vendere un particolare tipo di cono che al suo interno era rivestito di una miscela di olio, zucchero e cioccolato, chiamato Cornetto. Grazie a questa intuizione il gelato all’interno del cono non bagnava la cialda, evitando così di romperla. All’inizio questo prodotto non decollò, ma nel 1976, grazie all’acquisto della società Spica da una grande multinazionale, il Cornetto cominciò a diffondersi capillarmente in Italia e nel mondo, tanto da essere oggi uno dei gelati più popolari!
Il gelato oggi è indubbiamente uno degli snack o dei dopo pasti più diffusi. Soprattutto in estate, durante le serate afose e di calura, che avvolgono Roma e non solo, uscire per una passeggiata, mentre si mangia un bel cono gelato è veramente un toccasana. I primi esempi di latte gelato e mischiato ad altri aromi pare si possano ritrovare in Cina, prima dell’anno mille (sempre avanti ‘sti cinesi). In realtà le prime testimonianza dell’antenato del gelato sono quelle arabe, che producevano sorbetti anche loro da prima dell’anno mille. Subito importati in Sicilia, qui avvenne il loro grande successo. Dalla fine del 1600, in alcuni resoconti di cene importanti, si ha notizia di piatti “gelati” serviti a tavola, prodotti con panna, frutti ed altri aromi, ma la vera invenzione si deve, come al solito, a noi italiani e la sua diffusione avvenne grazie alla sua diffusione in Francia. Pare che la ricetta del gelato porti la firma di Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco siciliano emigrato proprio nella patria dei franzosi, dove aprì un caffè, aperto ancor oggi (Cafè Procope) in cui serviva molti gusti di questa sua nuova ricetta. Da lì in poi è storia risaputa, con le diverse ricette di gelato che ogni parte del mondo ha perfezionato secondo i propri sapori e i propri ingredienti arrivando a sperimentare anche gusti insoliti come quello al peperoncino, al pomodoro, al Parmigiano Reggiano, alla birra, al nero di seppia e calamari e chi più ne ha più ne metta. E tu qual è il gusto di gelato più strano che hai mangiato?
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