Turisti Nella Capitale: Sindrome di Stendhal
La precedente tappa ci ha permesso di poter iniziare l’esplorazione di un piccolo e alternativo stato presente all’interno del territorio di Roma. La[...]
Continua la rubrica GRA Turismo e questa volta vi facciamo scoprire un luogo ricco di storia ed avvolto nel verde, l’uscita Cassia Veientana.
La quinta uscita del grande raccordo anulare è la Cassia Veientana ed è un percorso che unisce due antiche strade, la Cassia e la via Veientana. La prima nasceva come collegamento tra le province più lontane ed univa Roma con Firenze. La seconda invece era una piccola strada che partiva da Veio, città etrusca e che si dirigeva poi verso Ponte Milvio. Le sue antiche tracce però, si sono perse nel tempo. Tuttavia resta un ottimo collegamento tra la via Flaminia e Cassia.
Sin dalla notte dei tempi il suo percorso coincideva con la Cassia ma poi si separava nei pressi della Tomba di Nerone ed andava a creare un suo percorso, che arrivava all’acquedotto romano della Traversa e che giungeva infine a Formello, che negli anni è diventato un importante centro etrusco.
Oggi l’uscita Cassia Veientana percorre circa 13 km. Ha inizio a Labaro e si ricongiunge alla via Cassia nel quartiere delle Rughe. Lo scopo della diramazione era quello di incanalare il traffico che veniva dalla Cassia e trasferirlo in questa seconda via, ricca di uscite, di storia e luoghi non così conosciuti ma che sicuramente vale la pena di visitare.
L’uscita Cassia Veientana è quindi un grande cimitero etrusco attraversato dal Parco di Veio, ricco di reperti archeologici appartenenti alla civiltà romana. Tra questi vi è un’enorme villa all’uscita di Prima Porta che merita di essere visitata per la sua bellezza e per le storie che vi sono intorno. Trattasi della la villa di Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto, nota anche come “Ad Gallinas Albas”, in quanto vi è dietro una buffa leggenda: si dice che un giorno in questa casa, un’aquila fece cadere nelle mani di Livia una gallina bianca che nel becco aveva un ramo di alloro; un messaggio di purezza e soprattutto buon auspicio che hanno portato la donna ad allevare la gallina ed a piantare il ramo. Un altro elemento che decora questa grandiosa villa, ricca di stanze ed un grande centro termale, sono le sue pareti, dipinte in verde e raffiguranti uccelli e paesaggi naturali che la rendono quasi fatata. Altro reperto importante, trovato all’interno della villa, è una possente statua di Augusto, ritrovata nel 1860 e conservata tuttora ai Musei Vaticani.
Gli amanti del verde apprezzeranno sicuramente quest’uscita stradale. Come già anticipato, Veio era una grande città nella quale hanno vissuto romani, etruschi e fallisci che vi hanno costruito le loro case, i cui resti sono presenti e che hanno reso la zona un enorme centro archeologico, oltre ad una gigantesca vallata ricca di piccoli e grandi crateri vulcanici. Il parco che la ospita è poi adatto ai seguaci di San Francesco ed ai loro pellegrinaggi, essendo ricco di percorsi appartenenti alla Via Francigena. Amanti delle lunghe passeggiate, armatevi quindi di bastone e macchinetta fotografica ed immergetevi in queste vallate ricca di scorci mozzafiato ma soprattutto natura incontaminata, adattata solamente alle esigenze dei contadini e dei pascoli.
Un ultimo luogo consigliato poi a chi ama la natura ed il segreto, è la cascata dell’Olgiata, un centro nei pressi di Formello, quasi sul finire dell’uscita Veientana. La particolarità di questa è che quasi nessuno sa della sua esistenza. È nascosta nei pressi del centro storico dell’Olgiata, e ha la particolarità di sfociare all’interno di una galleria scavata dagli etruschi. Un piccolo pezzo di storia nascosto ma che merita sicuramente di essere scoperto.
La precedente tappa ci ha permesso di poter iniziare l’esplorazione di un piccolo e alternativo stato presente all’interno del territorio di Roma. La[...]
Hai mai visitato la Basilica di San Paolo Fuori le Mura? È uno storico edificio dedicato a San Paolo nel quale la storia[...]
Sei mai sceso a Farini? Non è solamente un punto di riferimento per i pendolari, ma lo è anche per i turisti, che[...]
Conosci Via Po? È una via iconica perché, oggi, è considerata la più corta di Roma. Non tanto per la sua lunghezza, quanto[...]
Una delle cose che, da quando mi sono trasferita nella Capitale, mi è stata rinfacciata e chiesta da mio padre è: “in tanti[...]
Tra le tante confraternite che hanno animato la vita religiosa di Roma nel Rinascimento vi è quella di San Giuseppe dei Falegnami, a[...]
L’arrivo del “nuovo anno” è segnato da tanti piccoli step che segnano esattamente i ritorni. Si, qui si perpetra la retorica del primo[...]
Si trova a pochi passi dalla fermata Basilica San Paolo ed è uno spazio dotato di una spiaggia e di un parco permanente[...]
L’arte del grattino diventa a pagamento. Apre nella Capitale un centro dedicato alla coccola per eccellenza in cui è possibile ricevere un trattamento[...]
“Wake me up when September ends” cantava una certa canzone di qualche anno fa. Forse più di qualche, ma il concetto non cambia.[...]
Sei mai sceso a Rossini? Non è solamente un punto di riferimento per i pendolari, ma lo è anche per i turisti, che[...]
Nonostante le tempistiche richiedano che la nostra concentrazione si sposti verso altri lidi, una parte di me resta ancora fermamente legata all’estate. Staccarsi[...]
L’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte aveva come scopo quello di dare sepoltura ai morti, trovati in campagna o annegati nel Tevere. La chiesa, dall’insolita[...]
Sono alte le probabilità di un ritorno futuro nella tappa che sto per proporvi oggi. Di cose da vedere ce ne sono parecchie,[...]
Ogni piazza di Roma ospita una chiesa, ma Piazza di Campo de’ Fiori non ne ha mai avuta una. Sai perchè? La risposta[...]