I favolosi anni '60 e '70 di Milano in una mostra all'Auditorium Conciliazione
8 Novembre 2022
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foto di: Immagini prese dal web
All’Auditorium Conciliazione la mostra I Favolosi anni ’60 e ’70 a Milano che rende omaggio al movimento artistico che ha saputo dare una svolta contemporanea al modo di concepire le opere
Un dialogo tra Roma e Milano, i centri artistici del boom economico
A Roma, all’Auditorium Conciliazione, aperta al pubblico fino al 20 novembre 2022 una grande mostra gratuita dedicata alla straordinaria stagione dell’arte a Milano tra gli anni Sessanta e Settanta del Ventesimo secolo, I Favolosi anni ’60 e ’70 a Milano, un momento di grande fermento che ha dato vita a una vera e propria rivoluzione delle visioni e delle forme espressive in cui l’opera d’arte si è trasformata radicalmente nel suo assetto teorico e nella sua natura fisica. La mostra è divisa in quattro sezioni ed esposte sono più di trenta opere dei maggiori protagonisti di quegli anni. La volontà è quella di dare vita a un dialogo tra Roma e Milano, in un omaggio e uno scambio tra i due grandi poli artistici in Italia negli anni del boom economico e della rinascita dell’Italia.
I protagonisti delle quattro sezioni, dall’astrazione alla comunicazione
La prima sezione Arte, Materia e Spazio Verso Lo Zero presenta le opere di Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Michele Zaza. La seconda sezione Nouveau Réalisme tra Italia e Francia comprende invece Arman, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri. Nella terza sezione Nuclearismo e Astrazioni si trovano poi Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino. La quarta sezione Nei Mondi della Nuova Comunicazione raccoglie i lavori di Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.
L’innovazione e l’avanguardia, la ricerca di nuovi spazi e il concettuale
La mostra ripercorre le fasi più innovative delle avanguardie a Milano tra anni Sessanta e Settanta, a partire dalle esperienze di apertura verso un nuovo spazio e nuovi territori, di un’astrazione che si apre all’ambiente e allo spazio della vita, per andare al di là della pittura e della scultura intese in senso tradizionale, in una visione che si serve spesso dei nuovi materiali della realtà contemporanea o del loro annullamento in una dimensione mentale che culmina nel concettuale. Un mosaico affascinante e ricco di spunti di riflessione. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 13.00 alle 19.00
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