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Il Natale è ormai alle porte e ognuno è pronto ad accoglierlo. Anche i piccoli paesi si sono preparati in occasione delle feste e in questi giorni ospitano dei fantastici presepi viventi nei quali si può rivivere la magia del primo Natale.

Civita di Bagnoregio è una frazione del viterbese che si trova su uno sperone di tufo e che è raggiungibile solamente passando per un ponte. È un luogo particolarmente suggestivo nel quale il tempo sembra essersi fermato. Attraversare il ponte ed entrare nel borgo è quindi qualcosa di magico e lo è ancor di più a Natale. Sotto le feste Civita di Bagnoregio si trasforma infatti in una piccola Betlemme nella quale viene rievocata la Natività. Ogni cittadino del luogo è coinvolto in questa iniziativa e nei giorni del 26 dicembre, 1, 2 e 6 gennaio diventa un piccolo abitante del villaggio. Non manca poi nessun personaggio in questo presepe. Ci sono i Magi, c’è l’immancabile Sacra Famiglia, c’è il perfido Erode ed i pastorelli. Tutti gli elementi che riproducono alla perfezione la Natività e che trasmettono ad ogni passante l’atmosfera natalizia.

Anche stando nelle vicinanze di Roma si possono trovare dei bellissimi presepi viventi. A Casal Bertone da oltre quattro anni viene organizzato sotto le feste un grande presepe vivente, che coinvolge sia gli abitanti che gli animali del luogo. Nel presepe infatti non c’è nulla di finto ma ogni cosa è reale, perfino il gregge di pecore accompagnato dai pastorelli. Anche i costumi dei personaggi sono veri e sono stati cuciti a mano dalle mamme e nonne della zona.
I visitatori si ritroveranno quindi indietro nel tempo, all’interno di un villaggio ricco di piccoli bazar e osterie nelle quali può gustare del vino cotto, oppure un dolce con una buona cioccolata calda. Potranno passeggiare in una suggestiva Betlemme restando comunque a Roma e potranno così rivivere la magia del primo vero Natale.

Nel reatino c’è poi Greccio, un paese montano nel quale per la prima volta nella storia è stato realizzato il presepe grazie a San Francesco d’Assisi. Il fraterello nel 1223 aveva convocato tutti i frati e le genti del paese per festeggiare il Natale intorno ad una piccola grotta. All’interno di questa era stato messo un bue, un asinello ed infine una piccola mangiatoia con un bambolotto. Con questi semplici elementi San Francesco aveva così dato vita al presepe.
Secoli fa San Francesco era arrivato nel reatino a portare pace e bene alle persone. Era benvoluto da tutti i suoi abitanti, persino da Giovanni, un signorotto di Greccio. Proprio a quest’ultimo infatti San Francesco aveva chiesto di poter rievocare la Natività a Greccio. A quei tempi Greccio ero un paese abitato da gente semplice, che viveva in condizioni povere che erano molto simili a quelle in cui si era ritrovata la Sacra Famiglia. Greccio per una notte si era quindi trasformata in una piccola e suggestiva Betlemme. Tutti erano rimasti incantati dalla magia di quel presepe ed al tempo stesso avevano assistito ad un piccolo miracolo. Quella notte il bambolotto presente nella mangiatoia si era trasformato in un felice neonato in carne ed ossa. La Natività era stata quindi letteralmente ricreata.
Oggi a Greccio ogni anno viene rievocata la magica storia del primo presepe grazie ad uno spettacolo organizzato da attori e personaggi volenterosi del luogo. Vale davvero la pena partire da Roma, fare il giro delle montagne e raggiungere la piccola e mistica Greccio. Oltre ai presepi viventi la cittadina ospita poi il sentiero degli artisti che riempie le vie di Greccio di opere d’arte rappresentanti il Santo e le sue gesta.

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