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La fiera dei vignaioli, il festival di Testaccio tutto da bere

foto di: Immagini prese dal web

È il festival al quale un amante del vino non può mancare e un’iniziativa che da anni cerca di dare valore al vignaiolo e ai suoi tanti prodotti. Quest’anno prederà vita nel cuore di Testaccio nelle giornate del 5, del 6 e del 7 novembre. Ci andrete?

Un festival da bere

È una fiera che ogni anno riunisce sia i produttori che gli appassionati dei vini nel cuore pulsante della Capitale, ovvero nell’affascinante zona di Testaccio. Un vero festival che per alcuni giorni permette a chiunque di degustare i deliziosi vini che vengono realizzati nella nostra splendida penisola e di vivere così una bella esperienza a contatto con i prodotti della terra.

La “Fiera dei Vignaioli Artigiani Naturali” non è però la classica sagra del vino che tutti conosciamo. Mostra infatti solamente i prodotti che sono stati realizzati dagli artigiani in maniera naturale. Vini che sono stati fermentati in modo spontaneo e che sono stati lavorati dalle stesse persone che hanno coltivato la loro uva. Da chi quindi ha seguito per intero il processo di produzione del vino, dalla raccolta dell’uva alla fase dell’imbottigliamento.

Un’iniziativa totalmente green

Sono ben tre le giornate in cui tutti potranno degustare i prodotti della fiera, ovvero quelle del 5, del 6 e infine del 7 novembre. Tre giorni in cui la zona di Testaccio si riempirà di stand e bancarelle che esporranno ben 300 tipi di vino, oltre che una grande quantità di cibo e formaggi, anche questi realizzati in maniera naturale.

Le vere protagoniste del festival sono però le cantine, che fanno parte dell’Associazione Vignaioli Artigiani Naturali. Sono ben ventisette e provengono da ogni angolo d’Italia e ovviamente anche dal Lazio. Tra queste ci saranno l’Azienda Agricola DS Bio di Frosinone e quella de I Chicchi di Roma. Insieme alle altre presenti esporranno i loro vini e mostreranno le loro tecniche di produzione.

Si prospetta quindi un evento totalmente green, che nasce con lo scopo di tutelare e proteggere le vigne e di salvaguardare sia l’ambiente che la vita dell’uomo stessa. Una manifestazione che da diversi anni ogni anno cerca di dare valore alla figura del vignaiolo, regalando a chiunque dei momenti di leggerezza all’insegna del buon vino.

Il cuore pulsante della città senza fine

A fare da scenografia a questa bell’iniziativa non poteva che esserci una scenografia come quella del rione Testaccio, nonché il cuore pulsante di tutta la Capitale. È una delle zone più frequentate della città, che ospita un bel numero di locali e ristoranti, oltre al mercato, che sono perfetti per trascorrere dei bei momenti in compagnia del cibo tradizionale.

È poi un bel centro culturale, nel quale spesso si organizzano mostre e spettacoli di vario tipo, in modo particolare al suo vecchio Mattatoio. Per non parlare del cimitero acattolico che si trova lì vicino, che è il luogo che attira costantemente l’attenzione di curiosi e amanti del macabro.

Una zona in cui non manca proprio nulla.